sabato 15 settembre 2012

Baselice e il museo civico-paleontologico del Fortore


Il 5 settembre scorso vi è stata l’apertura del Museo Civico e Paleontologico del Fortore. L’afflusso dei visitatori, continuo e costante, è stato notevole e ha sottolineato il grande interesse da parte delle comunità locali.

L’apertura del museo non ha avuto ancora una vera inaugurazione in quanto devono essere completati gli allestimenti delle varie sezioni espositive, per cui vi è stata se così si può dire, un’apertura in anteprima proprio in occasione delle feste settembrine. L’Amministrazione Comunale, nella seduta del 19/04/2012, ha deliberato l’istituzione del Museo Civico e Paleontologico ai sensi della L.R. n. 12/2005, attuando quello che da tempo aveva richiesto la locale Associazione Archeoclub di Baselice, che indicava quale sede naturale del museo, lo storico “Palazzo Lembo”.

Il Comune di Baselice avvalendosi della collaborazione dell’Associazione Archeoclub che ha messo a disposizione la notevole quantità di reperti posseduti, ha allestito quattro sezioni espositive: – la sezione Paleontologica e mineralogica, – la sezione “testimonianze della civiltà contadina”, – la sezione della donazione Mascia e –la sezione “Il Mondo di Bern”, dedicata ad un giovane artista locale.

Si resta in attesa del completamento dei locali posti al primo piano dove potrà essere collocata la sezione archeologica e la notevole quantità di foto d’epoca, riferite a Baselice e al suo territorio di fine ottocento e inizio novecento che l’Archeoclub custodisce.

Il percorso di visita si articola tutto al piano terra di Palazzo Lembo, dal suggestivo androne d’ingresso con piccolo cortile interno, che funge da grosso disimpegno si accede alle sale espositive, si entra sulla destra nella prima sala dedicata alla “Donazione Mascia”.

In essa sono esposti una serie di quadri realizzati dal compianto Professore Antonio (conosciuto come Tonino) Mascia, in arte “Janio”, nato a Baselice e per lavoro vissuto tra Napoli e Roma, pittore autodidatta che in vita non amava mettersi in mostra, ma che aveva ricevuto molti riconoscimenti per le sue opere pittoriche di notevole pregio artistico.

Nella stessa sala, oltre ai quadri sono esposti una raccolta di reperti artistici e archeologici di notevole interesse, facenti parte della stessa donazione pervenuta all’Associazione Archeoclub ad opera di Vita Mascia, sorella del compianto professore, il quale amante di ogni forma d’arte, le aveva collezionato durante la sua vita.

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