giovedì 24 novembre 2011

Dc 1992/2012. L’Armata invincibile (scarica il pdf)


A partire da sabato scorso è possibile scaricare in versione pdf su www.epicentrobenevento.it l’eBook "1992/2012 Dc, l’Armata invincibile della Campania. 20 anni dopo".

L’eBook parte dallo strapotere della Dc campana nel 1992 (annus horribilis o mirabilis, a seconda dei punti di vista) per arrivare ai ruoli ricoperti attualmente, dopo la lunga traversata del deserto e la nascita di nuovi partiti e varie coalizioni, da tanti protagonisti della vita politico-elettorale della regione.
I testi sono integrati da foto di Cosimo Colavolpe e Giuseppe Chiusolo e Stefano Renna, autore, quest’ultimo dello scatto utilizzato per la copertina che vede un ispirato Ciriaco Mita ascoltato e compiaciuto da Pomicino, Scotti e Gava.

Due i capitoli della prima parte dell’eBook, dopo l’introduzione di Bruno Menna: Campania felix (che fotografa lo stato dell’arte del 1992 in Campania: parlamentari, ministri, consiglieri regionali e sindaci) e Too big to fail (Il crollo dei giganti, che è poi il titolo del film ispirato al crac di Lehman Brothers) che ripercorre le fasi dello smembramento del partito con le ricadute e i riposizionamenti in Campania. La seconda parte sarà pubblicata sabato prossimo.

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«Venti anni fa la Democrazia Cristiana era il primo partito italiano, con nutrite schiere di ministri, parlamentari, presidenti e sindaci che incarnavano, con consumata esperienza, il ruolo che si era ritagliato il partito-Stato, quello che ti accompagnava dalla culla alla tomba. Ma soprattutto, quello che aveva portato l’Italia dalle macerie della guerra e dalle rovine del Dopoguerra ai fasti del G7, «azionando - come ha annotato De Mita - la leva della crescita e quella della redistribuzione, con un minimo di solidarietà».

Dominava da Nord a Sud e dominava, naturalmente, anche in Campania, una vasta prateria utile per far scorazzare cavalli di razza e bronzini, fini intellettuali e maldestri concionatori, abili sherpa e negoziatori improvvisati, civil servant e grand commis, furbi e creduloni, protagonisti e gregari, signori delle tessere e peones, appassionati e pragmatici».

martedì 22 novembre 2011

Fortore: I cittadini lamentano i tagli al trasporto locale

E’ giunta in redazione una email di alcuni cittadini del Fortore che lamentano la situazione in cui versa il trasporto pubblico locale che dalla zona del Fortore dovrebbe portare i cittadini almeno al capoluogo sannita. “Sono passati alcuni mesi, ma non sono arrivate risposte ad un nostra precedente petizione che chiedeva all’ETAC srl, alla Regione Campania, alla Provincia ed alla Prefettura di Benevento, interventi concreti a tutela delle esigenze dei pendolari del Fortore. Riteniamo tale silenzio inaccettabile, al di là degli obblighi che la legge impone alla Pubblica Amministrazione di rispondere entro 30 giorni.

I tagli di spesa pubblica che si sono abbattuti anche sulle linee a servizio dell’area di nord-est della Regione hanno creato – si legge nella nota - , in questa zona già difficilmente accessibile, soprattutto nel periodo invernale, condizioni di difficoltà e sperequazioni tra i cittadini. Infatti, coloro che già sono costretti a subire un livello della qualità della vita inferiore, vedonoulteriormente ridursi opportunità e servizi. Tra questi quello del trasporto pubblico locale è molto grave, perché incide sulla materiale possibilità di tante persone di recarsi ogni mattina al proprio luogo di lavoro o di studio. Stupisce che, di fronte ad una situazione del genere, non vi siano risposte. Comprendiamo il momento difficile di finanza pubblica: ma che cosa impedisce di riarticolare gli orari sulla tratta Benevento - San Marco dei Cavoti - San Bartolomeo in Galdo? Ad oggi, gli orari sono solo, per il mattino, quello delle 7, 7.30, e 12; mentre nel pomeriggio ci sono solo le corse delle 14, 16.10, 17 e 19.

Chiediamo, inoltre – conclude la nota - di sapere perché ETAC, non aderendo ad Unico Campania, applica tariffe di viaggio che non sono economicamente sostenibili per i pendolari. Infatti, il servizio che non aderisce ad Unico costa 4 volte di più che quello ordinario. Infine vogliamo sapere se la nostra dignità di cittadini italiani può ancora una volta essere calpestata”.

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lunedì 21 novembre 2011

Comunità montana e gli arretrati dei 17 in mobilità

"Tra qualche giorno saranno messe in pagamento tutte le mensilità arretrate (dal 1 marzo 2010 al 31 ottobre 2011) per i dipendenti in mobilità della Comunità Montana che avevano iniziato o non un contenzioso legale con l'ente comunitario del Fortore". Così il vicepresidente della comunità montana del Fortore, Salvatore Brancaccio, in relazione alla situazione di precarietà economica dei 17 lavoratori della Comunità Montana che da 48 mesi erano in mobilità.

“A deliberare gli indirizzi sono stati il presidente Spina ed il suo vice Brancaccio che nell'ultima riunione di giunta della Comunità montana del Fortore (alla presenza anche del consigliere Ricciardi), riunitasi giovedì scorso, ha dato mandato al segretario Marcasciano di provvedere in tal senso. Non appena la regione Campania ha provveduto ad accreditarci alcuni residui (non facenti parte della L. 11) risalenti all'anno 2009 e ritenuto che la somma fosse congrua in tal senso - ha dichiarato Brancaccio - abbiamo pensato di utilizzare la medesima per il pagamento di buona parte delle mensilità arretrate dei messi in mobilità. Con ciò abbiamo dimostrato di saper effettuare scelte dignitose ed a tutela dello stato di necessità di alcuni, da un canto, e dall'altro di porre fine ad un contenzioso legale divenuto abbastanza corposo per la comunità montana del Fortore. Il presidente Spina, invece, ha rimarcato tutto il suo impegno insieme con i sindaci del Fortore sulle soluzioni alternative da ricercare per i dipendenti in mobilità con più di un incontro a Napoli sia con l'assessore Sommese sia con i dirigenti di settore, vista anche l'approssimarsi della scadenza di marzo2012.

"Ora non resta che aspettare - ha concluso il vice presidente - l'accredito del decreto finanziatoci lo scorso 4 novembre per dare anche al settore della forestazione almeno la copertura di buona parte del piano 2011, in attesa degli sviluppi futuri".

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