mercoledì 7 dicembre 2011

San Bartolomeo e la cittadinanza onoraria a Pino Masciari


(Sanniopress) – La due giorni contro le mafie che ha visto protagonista l’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari nel Sannio ha fatto tappa anche a San Bartolomeo in Galdo, dove si è svolto un convegno organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Benevento e dal Sialp, in collaborazione con il Comune fortorino e l’Istituto Superiore Statale “Medi”.

“Legalità in movimento, Pino Masciari si racconta” è stato il titolo dell’incontro nel corso del quale l’amministrazione comunale di San Bartolomeo ha insignito Masciari della cittadinanza onoraria. Si tratta del primo Comune del Sud che conferisce questo simbolico riconoscimento all’imprenditore calabrese.

Il convegno è stato aperto da Katiuscia Verlingieri che dopo i saluti istituzionali del sindaco di San Bartolomeo in Galdo e del dirigente scolastico Gloria Mercorella ha introdotto il tema della giornata soffermandosi sulla necessità della diffusione della cultura, non soltanto della legalità, ma anche del coraggio, esortando a denunciare e partecipare attivamente alla diffusione delle buone pratiche civili, soprattutto in ambienti più problematici. Il giornalista di “Repubblica”, Alberto Custodero, ha raccontato la propria esperienza professionale e il ruolo dell’informazione nella “diffusione” della legalità. Poi la parola è stata presa dal sostituto procuratore della Procura di Benevento, Antonio Clemente, il quale ha posto l’accenno sull’importanza della lotta alle criminalità organizzate con la diffusione capillare della legalità nel tessuto sociale, a partire dalle scuole, in stretta collaborazione con le famiglie e non solo attraverso un modello di repressione. Clemente ha evidenziato che soltanto attraverso la cultura e quindi la formazione di libere coscienze è possibile sconfiggere l’illegalità.

Rosaria Pisaniello, responsabile Sialp per il Mezzogiorno, ha introdotto la testimonianza di Pino Masciari, parlando del coraggio e del sacrificio di un imprenditore che non si è voluto piegare ai soprusi della criminalità. Commovente la testimonianza dell’imprenditore calabrese che ha lasciato la platea attonita. Gli studenti hanno conosciuto, attraverso il racconto di Masciari, le privazioni e le sofferenze di un uomo che ha trovato la forza di dire di ribellarsi e che ha sacrificato la propria vita e quella della sua famiglia per la scelta di vivere da uomo libero.

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