mercoledì 8 giugno 2011

Fortore, duemila firme in difesa dell'ambiente


Il Comitato per la salvaguardia del territorio sannita, costituito a San Giorgio La Molara il 18 aprile 2011, ha intrapreso una serie d’iniziative atte a difendere gli equilibri dell’ecosistema naturale, soprattutto grazie alla presenza di un’azione di salvaguardia e rispetto delle zone paesaggistiche da parte di una popolazione a vocazione agricola e pastorale, si assiste, attualmente, ad uno smisurato deturpamento del proprio territorio.

"Diverse – si legge nella nota – sono le opere in atto e già realizzate nel territorio di San Giorgio La Molara, c’è la presenza di parchi eolici con la previsione di ulteriori ampliamenti, il progetto Terna Benevento-Foggia 380 KVolt e, recentemente, l’individuazione, da parte della Regione Campania, di zone per cave estrattive di materiali inerti. Per quanto riguarda l’eolico, sono presenti attualmente circa 60 aerogeneratori e sono in fase di approvazione 7 progetti che prevedono la realizzazione di altrettanti generatori; due progetti previsti sul Monte la Guardia (località visibile da oltre 50 Km. Di distanza da diversi punti di angolazione) e contemporaneamente è prevista la realizzazione di un elettrodotto da 380000 volt che insisterà sempre sullo stesso territorio.

Tutto ciò sarebbe una devastazione sia per il territorio, 'sfruttato' dall’agricoltura e dalla pastorizia, sia per il paese che vedrebbe i propri giovani costretti a emigrare. Una petizione contraria alla realizzazione di tali opere, ha già raggiunto 2000 firmatari e sta per essere allargata a tutti i Comuni del Sannio, tra i firmatari spicca il nome del neo sindaco Paragone e di tutti i componenti il Consiglio comunale di San Giorgio La Molara.

L’impatto ambientale se le opere fossero realizzate sarebbe devastante, chissà se i vari Enti che hanno dato parere favorevole si sono resi conto di quello che accadrebbe, a tal proposito, il comitato ha realizzato dei fotomontaggi che illustrano visivamente quello che accadrebbe.

Naturalmente quella delle firme è solo la prima di una serie di operazioni che saranno attuate a difesa del territorio di san Giorgio La Molara. Per il momento la petizione è stata inviata a tutti gli enti competenti".

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