mercoledì 22 giugno 2011

Comunità Montana del Fortore, non si placano le polemiche

Si infittisce il carteggio sulla vicenda statutaria della Comunità Montana del Fortore (Benevento) perché, dopo la replica del presidente Spina, non si fanno attendere le 'controdeduzioni' del primo cittadino di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio.

Che, in una luna nota scrive di voler replicare a Spina "innanzitutto, per dirgli che io ero presente e seduto al tavolo del Consiglio della Comunità Montana,ma, con un atto arrogante e antidemocratico, non mi è stata data la facoltà né di parlare né tanto meno di votare! Solo allorquando il sindaco di Castelfranco in Miscano ha preteso che fosse messa a verbale la mia presenza e il fatto che non mi era stata data facoltà di parlare, forse, il Presidente si è accorto di me. Di talecomportamento sarà messa a conoscenza la Magistratura che deciderà su un eventuale abuso! Voglio ricordargli, inoltre, che, oltre al sottoscritto, era presente l’intero Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo, che ha assistito alla scena pietosa del Presidente e del Segretario della Comunità Montana, i quali hanno offeso e leso tutta la popolazione di San Bartolomeo in Galdo, non permettendo al loro più alto delegato di esprimere con forza il suo disappunto verso il tentativo, mal celato, di trasferire gli uffici strategici della Comunità Montana del Fortore, lasciando a San Bartolomeo solo la sede legale. Voglio ricordare, inoltre, tutte le battaglie a viso scoperto che il sottoscritto, insieme alla sua Amministrazione Comunale, ha condotto verso le decisioni scellerate riguardanti la sanità (vedi manifestazione contro l’accorpamento dei Distretti di San Bartolomeo e Morcone, sit-in per l’apertura del Psaut…), riguardo alla Fortorina che, in più di un articolo, è stata definita dal sottoscritto “Tammarina”, dallo sdegno, più volte dimostrato, per la condizione delle strade del Fortore, non temendo di inimicarsi amministratori e dirigenti provinciali e regionali.

Forse queste battaglie non hanno sortito il risultato sperato, ma sono state fatte a viso scoperto, senza tramare nel sottobosco della politica! Spieghi, infatti, ai cittadini Sanbartolomeani, il Presidente Spina, come mai la prima ipotesi di apertura del PSAUT di San Bartolomeo in Galdo si è arenata! Vi ricordate cosa prevedeva? Lo spostamento del 118 di Ginestra a San Bartolomeo in Galdo. Avete letto qualche articolo del Sindaco Spina contrariato? Io no. Ma lo spostamento non è avvenuto… chi ha fatto in modo che ciò non avvenisse? Il sottobosco!".

"Il tuo modo di fare politica, caro Presidente, - conclude Sangregorio - non ci appartiene; io non vedo la presenza o meno di un delegato Sindaco in un Consiglio dal brogliaccio del Segretario! Ad un Sindaco, che rappresenta il Comune più grande della Comunità Montana, non può essere negata la partecipazione alla seduta in nome di una, non meglio specificata, norma riguardante le deleghe! Hai commesso un grave atto contro la Democrazia e, prima o poi, dovrai renderne conto, se non penalmente, politicamente! Prima o poi la gente si deve stancare del vostro modo di fare politica, di stringere alleanze nel sottobosco. Io ho sempre giocato a viso scoperto, anche con te. Ti ho sempre rimproverato la tua inefficienza riguardo la gestione dei servizi della Comunità Montana a San Bartolomeo e, dunque, ti ho sempre accusato di dipendere troppo dal tuo Segretario generale. Ti ho chiesto di svincolarti, ma, evidentemente, lui ti serve più di me!".


Ed ecco la precisazione del Presidente Zaccaria Spina

In riferimento ai commenti che hanno fatto seguito alla riunione del Consiglio Generale della Comunità Montana del Fortore, il Presidente dell’Ente Zaccaria Spina fa una definitiva precisazione nei confronti del sindaco di San Bartolomeo Sangregorio.

“Le affermazioni del Sindaco, ha commentato il Presidente Spina, mi lasciano sconcertato in quanto dimostrano una grave approssimazione nell’approccio a nozioni elementari circa l’esercizio dei poteri e delle prerogative degli amministratori e del funzionamento degli organi istituzionali.

Siamo all’ABC della materia in quanto, non so se Sangregorio ne è a conoscenza, il soggetto titolare del diritto di rappresentanza dell’Ente in seno alla Comunità Montana è, per legge, lui stesso in qualità di Sindaco; fatto sta che lui sin dal 04 Agosto 2009 ha prodotto atto di “conferimento delega speciale” a rappresentare l’Amministrazione Comunale di San Bartolomeo in Galdo (nota n.3881/2009) al suo Consigliere Comunale Giovanni Ricciardi, il quale sin da allora, ha sempre rappresentato il Comune di San Bartolomeo in Galdo rivestendo anche la carica di Presidente di una Commissione.

A tutt’oggi, non solo tale provvedimento non è mai stato revocato, ma il Consigliere Ricciardi, regolarmente convocato all’ultimo Consiglio Generale, dopo essere stato assente ai primi argomenti è regolarmente intervenuto partecipando alla discussione e votazione degli argomenti ulteriori.
Detto questo, l’unico abuso grave non solo dal punto di vista giuridico, ma anche dal punto di vista politico-istituzionale nei confronti dell’intero consesso, è stato perpetrato, o quanto meno tentato dallo stesso Sangregorio, il quale con un comportamento che ritengo anche scorretto nei confronti del suo delegato, pretendeva, senza averne titolo, di partecipare ai lavori e addirittura votare determinando turbative e motivi di illegittimità degli atti. Se il Sindaco di San Bartolomeo vuole far parte del Consiglio Generale, non ha che da revocare la sua delega al suo Consigliere Ricciardi.

Considerata la estrema semplicità della vicenda, mi rifiuto di pensare che siamo di fronte ad una sceneggiata messa in piedi da dilettanti allo sbaraglio e, voglio piuttosto credere al fatto non meno grave, che si tratta di pretesti per alzare polveroni tesi a nascondere ben altre realtà locali atteso anche, tra l’altro, che assolutamente nulla di nuovo si è previsto rispetto allo Statuto vigente da sempre.
Ai cittadini di San Bartolomeo deve essere lui a dar conto dei risultati che porta a casa con le sue strategie ed è sempre lui che probabilmente li offende nel momento in cui non sa, (o non vuole sapere) come fare per partecipare ad un normale Consiglio della Comunità Montana; a lui chiedo di leggere lo Statuto già vigente per rendersi conto della inutilità dei problemi sollevati.

Relativamente alle domande sulla situazione Psaut, dovrà essere lui a spiegare ai suoi concittadini il modo in cui ha gestito la faccenda, il fatto che lo chieda a me, dimostra che dopo un anno probabilmente non l’ha ancora capito.
Relativamente all’efficienza della gestione di questa Amministrazione, conclude il Presidente Spina, lo invito presso il mio ufficio, visto che forse non si parla con il suo delegato, e gli racconterò tutto ciò che abbiamo fatto e tutto ciò che stiamo facendo.”

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