mercoledì 27 aprile 2011

Fortore-Campobasso, collegamenti salvi

di Viviana Pizzi*

La notizia tanto temuta dai campani, che per motivi di studio e di lavoro si recano a Campobasso è stata scongiurata. Nel piano dei tagli ai trasporti della provincia di Benevento non è prevista la soppressione della corsa autobus, a cura dell’Etac autolinee Benevento, che collega Baselice e San Bartolomeo in Galdo al capoluogo di regione molisano.

La paura era tanta, soprattutto in questi ultimi giorni, perché i tagli ai trasporti su gomma partiranno in provincia di Benevento proprio dal primo maggio. Sembra che a tacitare le paure dei fortorini siano stati proprio i vertici dell’Etac di Benevento.

I quali hanno avvertito l’importanza di tenere viva una corsa che fruttava il massimo del denaro consentito ogni giorno. E non viaggiava a vuoto come altre che collegano gli stessi paesi proprio al capoluogo sannita campano. Da qui la decisione dei vertici beneventani dell’azienda trasporti, la più longeva della zona in vita dal 1968. I collegamenti sono quindi salvi. Gli studenti campani potranno continuare a seguire le lezioni in Molise.

Allo stesso modo i lavoratori potranno raggiungere il luogo del loro impiego. Nei due paesi della valle del Fortore campana c’è soddisfazione. Anche se non manca chi si dice pronto a indire un referendum affinché San Bartolomeo in Galdo diventi a tutti gli effetti un comune molisano. Una realtà che sembra lontana dall’essere realizzata. Anche perché per indire il referendum ci vogliono le firme che ancora non sono state raggiunte.

La soddisfazione anche nelle parole di una lavoratrice di San Bartolomeo. L.P. le sue iniziali: «Avere ancora un pullman che ci collega al Molise - ha commentato - significa poter ancora usufruire dei vantaggi che Campobasso ci offre: lavoro e strade dritte per ottenere servizi. Ottenuto questo risultato però dobbiamo puntare in alto. Dobbiamo chiedere al Comune di San Bartolomeo di aggiustare la strada “Amborchia”, che ci collega con Campobasso e Foggia. Ad oggi è ridotta a mulattiera e costellata da diverse frane. Se non viene aggiustata rischiamo l’isolamento”.

IL NUOVO MOLISE*

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