sabato 18 settembre 2010

Edison, 18 nuove turbine per potenziare il parco eolico

Inizieranno nella prima metà del 2011 i lavori di potenziamento del Parco eolico di San Giorgio La Molara. La Edison, che gestisce questa struttura, ha ordinato 18 nuove turbine alla società spagnola Vestas. Dopo gli interventi la capacità produttiva dell’impianto arriverà a 54 megawatt e consentirà di servire 62 mila famiglie e almeno 20 mila imprese del territorio locale, del distretto industriale di San Marco dei Cavoti e di altre regioni italiane. L'ordine comprende la fornitura e l'installazione delle turbine eoliche V90-3.0 Mw e un service agreement della durata di 5 anni. La consegna è prevista per la prima metà del 2011 e il progetto sarà completato entro la fine dello stesso anno.

“Il parco di San Giorgio La Molara rappresenta un'ulteriore prova dell'impegno di Edison per la produzione di energia pulita e sostenibile al servizio delle famiglie e delle imprese, siamo sicuri di poter mantenere il nostro impegno nel fornire le migliori soluzioni eoliche possibili” sottolinea Juan Araluce y Martínez de Azagra, presidente di Vestas Mediterranean. Le due società che lavorano all’ampliamento del Parco eolico di San Giorgio La Molara sono business partner da diversi anni e sviluppano tecnologie innovative nel campo delle fonti di energia rinnovabili. La struttura allestita in provincia di Benevento diventerà un polo all’avanguardia con l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive in atmosfera e consentire alle imprese di risparmiare sui costi per l’appovvigionamento di energia elettrica.

www.denaro.it

venerdì 17 settembre 2010

Cancelliamo con le firme i simboli padani

Ad Adro, in provincia di Brescia, una scuola della Repubblica Italiana è stata trasformata in un istituto padano e ricoperta dai simboli leghisti su ordine di un sindaco che ha potuto contare sulla colpevole indulgenza del ministtro dell’istruzione Gelmini. Un sopruso e un oltraggio. Davanti all’inerzia delle pubbliche autorità che preferiscono girare la testa dall’altra parte chiediamo l’immediata cancellazione di quei simboli tracciati con intenti secessionisti e in evidente spregio al principio costituzionale della Repubblica una e indivisibile.



Firma la nostra petizione de "Ilfattoquotidiano.it"

giovedì 16 settembre 2010

100 banchetti per il Sud

Il razzismo antimeridionale leghista contagia,ormai, tutto il governo di centro-destra e affonda il Mezzogiorno.
Le ultime vergognose affermazioni dei ministri Tremonti e Brunetta su Napoli, Caserta, la Calabria e, più in generale sul Meridione, confermano il crescendo di ostilità e pregiudizio dei cosiddetti politici padani nei riguardi dei cittadini del Sud Italia. Per rispondere a questa inaccettabile discriminazione che offende e umilia una intera comunità di oltre venti milioni di abitanti, L'Altro Sud–UDS, lancia per l'autunno una vasta campagna di opposizione e di sensibilizzazione popolare sui temi della disparità territoriale e della imminente secessione regionale.

“100 BANCHETTI”
Questo il nome dell'iniziativa che è partito da Napoli, e che coinvolgerà e impegnerà i propri militanti con lo scopo di infondere tra la gente una più forte consapevolezza sulla drammatica condizione economico-sociale delle nostre regioni e sul clima di rancore e di quotidiana intimidazione che proviene dai nostri governanti.
Un'iniziativa politica senza precedenti, nei nostri territori, di formazione pubblica e di confronto diretto con i cittadini per costruire insieme una grande coscienza critica popolare.

www.laltrosud.it

mercoledì 15 settembre 2010

Psaut, è la volta buona?


Da venerdì 1 ottobre stop ai ricoveri a Cerreto Sannita. I pazienti, il personale e le attrezzature saranno trasferiti a Sant’Agata dei Goti dal 15 ottobre. A partire da questa data saranno, inoltre, attivati i Pronto soccorso territoriali di San Bartolomeo in Galdo e Cerreto Sannita. Queste le scadenze indicate dal commissario straordinario dell’Asl, Enrico Di Salvo, nel corso di un incontro avuto ieri con le rappresentanze sindacali.

Apprezzamento per la decisione è stata espressa da CGIL, CISL e UIL: “Salutiamo positivamente la volontà del commissario di rispettare i tempi di apertura dell’ospedale di Sant’Agata e di insediare un tavolo di concertazione immediato con le parti sociali, per decidere quali servizi allocare nelle strutture di Cerreto e San Bartolomeo.Il decreto regionale infatti, demanda tali scelte ad un precipuo atto aziendale, redatto sulla scia delle indicazioni e degli obiettivi regionali. Tale intervento appare assolutamente necessario, non solo per garantire le professionalità esistenti, ma anche per rispondere alle aspettative delle comunità locali sorte in questi mesi, deluse dall’atteggiamento regionale di redigere un piano ospedaliero costruito solo attraverso il risparmio di spesa e non su una visione produttiva basata sulle reali disponibilità tecnico professionali; sulla domanda specifica di assistenza territoriale; dalle oggettive difficoltà orografiche.

Il trasferimento, infatti, del personale di Cerreto, deve avvenire secondo le modalità ed i tempi che saranno concordati con le organizzazioni sindacali. Ribadiamo che il presidio di Cerreto non va chiuso ma riorganizzato. Tale situazione vale anche per San Bartolomeo, dove le popolazioni locali, sono da decenni di attesa dell’apertura di servizi sanitari, capaci di rispondere alla domanda di un territorio che per questioni soprattutto geografiche resta a tutt’oggi tagliato fuori dalla rete dell’assistenza. La riorganizzazione, poi,delle strutture di Cerreto e San Bartolomeo deve rispondere in primis alle reali esigenze del territorio e al contempo garantire servizi di qualità per tutto il territorio provinciale. La riconversione infatti così come definito dal piano di rientro regionale, deve garantire anche posti letti finalizzati: alla Rsa, Hospice, Riabilitazione residenziale e semi residenziale, Posti letto per SIR”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano

martedì 14 settembre 2010

Chiusura delle classi del “Vetrone”, il no dei sindaci del Fortore

La conferenza dei sindaci della Comunità Montana del Fortore (...) ha discusso in merito alla mancata attivazione per l'anno scolastico 2010/2011 della classe IV dell'Istituto agrario “Vetrone” a San Bartolomeo in Galdo. Tra gli aspetti messi in luce nel corso della riunione, la necessità per i 17 alunni di completare il proprio iter scolastico nella cittadina sannita.

“A ciò - si legge in un resconto dell'incontro - si aggiungono difficoltà di natura psicologica, sociale ed economica, attribuite ai disagi che ne deriverebbero qualora i ragazzi dovessero spostarsi presso un'altra sede scolastica”. I sindaci hanno manifestato il loro impegno a sostenere l'attività formativa sul territorio, potenziando il trasporto pubblico esistente, e promuovendo, in sinergia con la dirigenza scolastica, un polo di eccellenza del Fortore e della Provincia di Benevento.

Al termine della seduta, i primi cittadini hanno espresso all'unanimità parere favorevole al mantenimento delle classi scolastiche presso l’Istituto di San Bartolomeo in Galdo.

(www.ntr24.tv/.it del 13 settembre)

lunedì 13 settembre 2010

Eternit free

Alla Rocca dei Rettori, mercoledì mattina, sarà presentato alla stampa e siglato il protocollo d’intesa “Eternit free”. Si tratta di una iniziativa assunta d’intesa tra la stessa Provincia di Benevento e Legambiente, AzzeroCO2, finalizzata a censire e sostituire le coperture in eternit con quelle fotovoltaiche per la produzione di energia. Ideata da AzzeroCO2 e Legambiente, la campagna “Provincia eternit free”, consente di conseguire evidenti ed indubbi vantaggi per il territorio sul fronte della riduzione dei consumi e delle emissioni di gas serra, su quello della implementazione della capacità produttiva di energia da fonti rinnovabili, e su quello della tutela della salute pubblica.