venerdì 3 settembre 2010

"Il Giro delle More… in cammino nel Fortore"

Il 4 e 5 settembre Sabato 4 e domenica 5 settembre 2010, è prevista l’escursione “Il Giro delle More… in cammino nel Fortore con le asine e le more”. Promossa dalle associazioni Lerka Minerka, La Cinta Onlus, Crossroads Molinara, Rete Arcobaleno e dai Comuni di San Giorgio la Molara e di Molinara, questa camminata per il Fortore, anche per la presenza degli asini, vuole valorizzare la lentezza e il rapporto con il territorio.

Il programma prevede, alle ore 8.30 di sabato, 4 settembre 2010, come luogo di raduno, la piazza del Municipio di Montefalcone di Valfortore e lo spostamento fino al ponte Sette Luci di San Bartolomeo in Galdo. Da qui, il percorso, svolto a piedi, comprende un pranzo a sacco e l’arrivo, in serata, al lago di Mignatta (San Giorgio la Molara). Qui, in riva al lago, è prevista una cena organizzata dall’associazione Crossroads di Molinara. Si pernotta in tenda e, il mattino seguente, domenica 5 settembre, il gruppo di escursionisti, nel raggiungere il centro storico di San Giorgio la Molara, realizzerà una “raccolta e scorpacciata di more” e un pranzo a sacco. Nel campo sportivo di San Giorgio la Molara, si visiterà la quinta edizione della “Mostra bovina interregionale di razza marchigiana”. Al tramonto, si va via con le automobili. Per chi resta, è possibile assistere al ‘Cinefort Festival’, primo festival di cortometraggi del Fortore.

E’ possibile partecipare anche ad una singola giornata dell’escursione. Per informazioni e prenotazioni, è possibile rivolgersi a Lerka Minerka – Associazione Escursionistica Naturalistica – www.lerkaminerka.com – 347.8896433 – ziobacco@lerkaminerka.com o a La Cinta onlus – Ass. per il recupero della relazione uomo-animale – www.lacintaonlus.it – 330.812870 – lacintaonlus@virgilio.it o al Centro Culturale Crossroads – www.molinaracrossroads.it – 334.3259111 – info@molinaracrossroads.it

mercoledì 1 settembre 2010

Sud a rischio usura

La maglia nera del rischio usura spetta alla Campania. Seguono la Calabria, la Puglia, la Basilicata e la Sicilia. A Nordest, invece, abbiamo l’area meno interessata, o quasi, da questo fenomeno. Veneto, Friuli V.G. e Trentino A.A., infatti, sono tra le regioni italiane meno investite dalla piaga dello “strozzinaggio”.

Il responso giunge dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, sulla base di un’elaborazione in cui sono stati messi a confronto alcuni indicatori regionalizzati riferiti al 2009, quali la disoccupazione, i fallimenti, i protesti, i tassi di interesse applicati, le denunce di estorsione e di usura, il numero di sportelli bancari e il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito. In pratica è stato individuato l’indice del rischio usura attraverso la combinazione statistica di tutte quelle situazioni potenzialmente favorevoli al diffondersi dello strozzinaggio.

Ritornando alla metodologia di calcolo di questo indicatore si evince che nelle aree dove ci sono più disoccupazione, alti tassi di interesse, maggiore sofferenze, pochi sportelli bancari e tanti protesti, la situazione è decisamente a rischio.

Ebbene, rispetto ad un indicatore nazionale medio stabilito dagli esperti dell’associazione artigiani mestrina pari a 100, il tasso di usura rilevato in Campania, a cui spetta la maglia nera, è di 174 (pari al 74% in più della media Italia), in Calabria di 144 (44% in più rispetto la media Italia), in Puglia di 143 (43% in più della media Italia), in Basilicata di 137 (37% in più della media nazionale) e in Sicilia di 133 (33% in più della media Italia). Mentre sul podio degli ‘intoccabili’ dai “cravattari” o quasi, sta il Trentino A.A., con un indice di rischio usura pari a 50 (50% in meno della media nazionale). Seguono il Friuli V.G. con 66 (34% in meno della media Italia), il Veneto con 71 (29% in meno della media Italia) e l’ Emilia Romagna con 73 (27% in meno del dato medio Italia).

Se, invece, si analizza il dato nudo e crudo delle denunce per usura registrate nel 2008 (purtroppo ultimo dato disponibile a livello territoriale), la maglia nera va alla Campania con 87. Seguono la Lombardia con 44 e la Puglia con 38. Per quanto riguarda le estorsioni, invece, il numero più elevato si è registrato sempre in Campania, con 1.201 denunce. Seguono la Sicilia, con 697, e la Puglia, con 618.

martedì 31 agosto 2010

La sala consiliare della Rocca dei rettori intitolata a Maddalena


Su iniziativa del presidente del Consiglio provinciale di Benevento, Giuseppe Maria Maturo, d’intesa con il vicepresidente dell’assemblea, Giuseppe Lamparelli, e dello stesso presidente della Provincia, Aniello Cimitile, l’Aula dei Gruppi consiliari della Rocca dei rettori sarà intitolata al consigliere Michele Maddalena a due mesi dalla sua prematura scomparsa. La cerimonia avverrà il 7 settembre prossimo.

lunedì 30 agosto 2010

L'avviso legale


Salve a tutti, riprendiamo dopo questo breve periodo di riposo l'aggiornamento del blog. Un pensiero speciale va a tutte quelle persone (uomini e donne) che hanno perso o rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.

Presentato, dalla società Edison, un progetto di torri eoliche nel Fortore. L’avviso legale è stato pubblicato su “ll Mattino” dell’11 agosto scorso. La localizzazione delle opere sono “Toppo Impiso-Monte Vendemmia” per quanto riguarda il territorio di Baselice e “Monte Barbato” per Foiano Valfortore.

Ecco la descrizione apparsa sul quotidiano partenopeo: «Progetto per la realizzazione di un parco eolico costituito da numero 5 aerogeneratori di potenza 3000 kW ciascuno su sostegni tubolari in acciaio di altezza di circa 80 metri, completo di nuovo cavidotto interrato in Comune di Baselice e in piccola parte nel Comune di Foiano Valfortore (Bn». Il progetto, inoltre, prevede la «ristrutturazione del cavidotto in esercizio attraverso il Comune di Foiano Valfortore (Bn) e il Comune di Montefalcone (Bn) di collegamento alla sottostazione Mt/At in esercizio nel Comune di Montefalcone (Bn) di proprietà Edison energie speciali spa e di tutte le opere connesse agli aerogeneratori».

Copia del progetto e dello studio di impatto ambientale sono stati depositati presso l’assessorato dell’Ambiente e quello dell’Industria della Regione Campania, la Provincia di Benevento e i tre Comuni interessati dalle opere.