venerdì 16 aprile 2010

Domani a Baselice assemblea pubblica sull'eolico


Domani sera, sabato 17 aprile, presso la palestra comunale di via Borgo oliveto a Baselice si terrà un’assemblea pubblica sulla questione eolica. A comunicarlo il sindaco di Baselice, Domenico Canonico. Per l’occasione si parlerà dei vecchi progetti presentati dalle giunte precedenti e delle proposte che la nuova amministrazione intende sottoporre ai cittadini del borgo medievale.

“Su questo tema – afferma il primo cittadino – vogliamo sentire il parere della gente. Poiché le scelte che faremo dovranno essere condivise da tutta la popolazione: in nome della trasparenza che caratterizza la nostra amministrazione. E non come ha fatto chi ci ha preceduto che ha tenuto nei cassetti del Comune i vecchi progetti senza coinvolgere i propri concittadini. Il nostro obiettivo è coinvolgere l’intera popolazione su una vicenda che interessa tutti”.

www.ilquaderno.it

Convegno internazionale contro la corruzione

Antonio Gentile*

La maggioranza degli europei è concorde sul fatto che la corruzione rappresenta un grave problema per il loro paese e che tale fenomeno si riscontra ad ogni livello della società europea. Questi sono i preoccupanti risultati di una relazione di Eurobarometro del novembre 2009.
Lotta contro la corruzione: gli enti regionali e locali devono agire.
La corruzione a livello locale e regionale influisce direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini. Gli enti locali e regionali gestiscono una parte importante della spesa pubblica e figurano tra i diretti responsabili dei lavori pubblici, in quanto rilasciano i permessi di costruzione e effettuano le ispezioni presso le imprese. Son tutti ambiti particolarmente esposti al rischio di corruzione.
Gli enti locali e regionali devono quindi rafforzare la lotta contro la corruzione al fine di:scongiurare la perdita di enormi somme di danaro dei cittadini e delle imprese,colmare il “deficit di fiducia” tra i cittadini, da un lato, e le amministrazioni pubbliche e i politici, dall’altro.

Pertanto, la lotta alla corruzione non è soltanto una necessità giuridica ma contribuisce anche al miglioramento della governance. Una buona governance è un dovere politico, anche a livello locale e regionale. Un convegno, un obiettivo: lanciare un’azione comune europea contro la corruzione a livello locale e regionale.
Il 7 maggio prossimo, a Messina, si terrà un convegno internazionale cui parteciperanno rappresentanti dell’Unione europea, del Consiglio d’Europa, dei governi nazionali, degli enti locali e regionali (a livello sia politico che amministrativo) nonché di associazioni di enti locali e regionali e della società civile.L’obiettivo del convegno è: esaminare le funzioni svolte dai rappresentanti, eletti dai funzionari, dai mass media e dalla società civile nella lotta alla corruzione, scambiare esempi di buone pratiche e informazioni su come affrontare la corruzione nelle amministrazioni locali e regionali,porre le basi per la creazione di un codice di buone pratiche amministrative.

Il convegno sarà aperto ai mass media e al pubblico; un servizio di interpretazione simultanea verrà fornito in inglese, francese e italiano.
Per informazioni rivolgersi a presidenza.nazionale@laltrosud.it

*Regional adviser

giovedì 15 aprile 2010

Baselice, successo nella raccolta differenziata

Sono pervenuti i dati del primo mese (marzo 2010) della raccolta differenziata col sistema del porta a porta: 67%. L’amministrazione comunale attraverso l’assessorato di competenza ha inteso ringraziare la cittadinanza attraverso un pubblico manifesto dal titolo “Bravi e grazie… continuate così!”.

A tal proposito l’assessore al ramo, Salvatore Brancaccio, ha dichiarato: “E’ un dato davvero sorprendente, ma che certamente non ci deve far rilassare. Per l’impegno e le credenziali che tutti noi abbiamo profuso, in primis come amministratori e poi come cittadini, affinché l’iniziativa della differenziata pura decollasse anche a Baselice non è affatto un risultato fuori della norma, visto e considerato che avevamo stimato di superare da subito il 55%. Certo, nel momento in cui abbiamo ereditato l’amministrazione eravamo fermi a poco più del 18% e sinceramente un po’ ci eravamo preoccupati, anche perché la legislazione vigente in materia non dava possibilità di scappatoie, ma questo primo dato che abbiamo raggiunto è davvero significativo e ci esorta davvero tutti a non abbassare la guardia ed a proseguire su questa strada. Ovviamente un risultato del non l’avremmo raggiunto se la cittadinanza non avesse collaborato, per tale motivo il primo posto del podio dei ringraziamenti va ascritto sicuramente a tutta la popolazione. Poi, grazie anche alla campagna di sensibilizzazione e di pubblicità, un ruolo fondamentale hanno giocato le scuole di ogni ordine e grado e l’intero corpo docente, che unitamente alla direzione didattica si è fatta subito partecipe e disponibile in tale direzione. Infine, da ultimo, ma non in ultimo, un vivo ringraziamento lo devo attribuire alla ditta Sogesi Srl di Montesarchio, a cui il comune si è rivolta per avviare la raccolta differenziata con la metodologia del porta a porta, affidandole il servizio di stoccaggio di tutte le tipologie di rifiuti differenziati prodotti nel Comune , ed in particolare al direttore tecnico della medesima: senza il suo apporto, i consigli e la sua competenza difficilmente saremmo partiti … ed arrivati ad un risultato del genere”.

Intanto, con un pubblico avviso a cura degli assessorati al Bilancio ed all’Ecologia il Comune ha informato la cittadinanza che l’utenza che non intende conferire il rifiuto proveniente da sostanza organica (cd. umido) potrà ricorrere all’acquisto della compostiera, che il comune provvederà a fornire al prezzo di costo di 45 euro (lt. 310). Per chi deciderà di optare per tale modalità di conferimento ci sarà un’attenzione economica che l’assessore al bilancio e tributi, Romano Zeolla, ha stimato intorno al 25%, che è la riduzione che l’utente otterrà dalla tassa dei rifiuti. I cittadini e le famiglie interessate ad aderire a tale tipologia di conferimento potranno far pervenire l’istanza di prenotazione del “composter” al Comune, oppure provvedere direttamente all’acquisto del medesimo comunicandolo all’assessorato all’ecologia.

Infine, nei giorni di martedì, sabato e domenica sarà aperta agli utenti ed alle attività produttive, che intendono conferire direttamente i “rifiuti” ad eccezione di umido ed indifferenziato, l’isola ecologica di contrada Serra, dove ci si potrà recare per conferire ingombranti, carta e cartone, plastica, metalli ed acciaio, materiale ferroso, lampadine e neon.

mercoledì 14 aprile 2010

Un solo Fortore

Finalmente qualcosa inizia a muoversi. Dopo anni che ogni comune del Fortore ha agito in proprio e ha pensato al proprio orticello, i nuovi amministratori hanno capito che bisogna unire le forze per uscire dalla sacca d'isolamento in cui la Casta ci ha voluto relegare da sempre. Ora bisogna fare di più. Bisogna costituire un coordinamento permanente di cui facciano parte, oltre alle istituzioni, anche i cittadini che hanno a cuore il proprio territorio.

Ecco l'articolo aparso su ilquaderno.it dal titolo "Riunione tra sindaci del Fortore: fronte comune per risolvere i problemi"

Il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, ha reso noto che questa mattina alle ore 11 (ieri per chi legge), presso la Casa Comunale di San Bartolomeo in Galdo, si è tenuto un incontro tra i sindaci dei Comuni di Baselice (Domenico Canonico), Foiano di Val Fortore (Michelantonio Maffeo) e lo stesso Sangregorio) per discutere dei problemi comuni ai paesi del Fortore. “All'incontro – spiega Sangregorio - avrebbero dovuto partecipare anche il sindaco di Montefalcone di Val Fortore Assunta Gizzi e quello di Castelvetere in Val Fortore Ettore Gigli, che per problemi personali non sono potuti intervenire”.

Presenti all'incontro anche l'assessore del Comune di Foiano Giuseppe Ruggiero e diversi consiglieri del Comune di San Bartolomeo in Galdo.

“L'incontro – si legge poi nella nota - nasce dall'esigenza delle Amministrazioni Comunali della Val Fortore di fare ‘fronte comune’ per cercare di uscire dal guado nel quale si trovano i paesi di confine, che soffrono della lontananza territoriale e politica dai propri capoluoghi di provincia e regione. La proposta è quella di cercare di coinvolgere tutti i Comuni che si sentono ‘Fortorini’, indipendentemente dalla Provincia-Regione di appartenenza, in questo tavolo istituzionale, che avrà lo scopo di segnalare alle rispettive istituzioni sovra comunali i problemi che crea loro la distanza dai grandi centri; di proporre soluzioni concrete e fattive, creando una sorta di ‘comitato interregionale permanente’ per la discussione e il confronto, prescindendo dalle logiche campanilistiche e dalle facili promesse pre elettorali. I problemi primari da affrontare saranno, ovviamente, la viabilità e i trasporti. Il primo obiettivo da perseguire è quello di chiedere che la ex SS369 diventi di nuovo di competenza statale, perché, nei fatti, le Province non hanno la capacità né economica né organizzativa per la sua gestione. Al prossimo incontro, da tenersi entro la fine di questo mese, saranno invitati anche i sindaci dei Comuni della Provincia di Foggia e di quella di Campobasso”.

martedì 13 aprile 2010

Il nord e gli insegnanti del sud

Angelo Iampietro*

“Un maestro supplente viene licenziato in provincia di Pordenone perché parlava in dialetto…“. Circa quanto riportato dalla stampa nazionale, ritengo che un docente debba sempre esprimersi nella lingua nazionale, non solo usandola correttamente nei costrutti morfologici ne sintattici, ma con la giusta dizione, elementi questi che consentono all'utilizzatore del codice linguistico di essere autonomo, indipendente e di non dar adito a nessuno di mettere in atto simili provvedimenti, come nel caso citato: licenziamento per aver parlato in dialetto… Sono, altresì, convinto che se qualche espressione dialettale fosse stata usata da un maestro friulano, credo, non sarebbe successo nulla ed il caso non sarebbe mai venuto alla luce. Mi chiedo: come fanno un napoletano e dei bimbi friulani a comprendersi ed a comunicare se l’uno e gli altri non conoscono e mettono in atto lo stesso codice linguistico?. Posso capire che vi siano stati degli intercalari, delle espressioni in vernacolo da parte del maestro, ma non che questi si esprimesse sempre e comunque in dialetto per l’intero orario delle lezioni. La considerazione affonda le sue radici proprio nei codici linguistici delle due differenziate e lontane forme comunicative; com’è possibile comunicare tra mittente e destinatari se entrambi non adoperano un comune codice e, per giunta, il primo (vernacolo) così diverso per struttura, per dizione e per costrutti, specifici ed unici, dal secondo che è l’uso della lingua nazionale, ugualmente con un proprio costrutto, una specifica morfologia ed una propria sintassi?. Si aggiunga, poi, la distanza geografica tra l’idioma del maestro (Sud) e quella delle scolaresche (Nord-Est), che accrescono ancor più l’incomprensione. Certamente in quattro mesi, stando ai fatti riportati dalla stampa, non vi sarà stata alcuna forma di comunicazione tra docente e discenti e, quindi, “tabula rasa” in ordine allo insegnamento – apprendimento per quei sfortunati ragazzini. Anche perché qualsiasi metodologia, in assenza di valida comunicazione, è nulla, non potendo essa trasmettere i saperi necessari attinenti alla classe di frequenza. Vi saranno state molte incomprensioni, che hanno ingigantito certamente la questione, che poteva essere risolta con molto buon senso e con un minimo di dialogo tra le parti. In questo contesto anche la Scuola è stata infestata dalla mala pianta del “non dialogo”, che ha emanato intorno a sé quell’aria nociva che contagia e sconquassa, dello stesso male, altri comparti della vita civile. Il maestro, nel momento in cui si è verificato il suo anomalo comportamento didattico, a mio giudizio, andava avvertito che non si tollerava nessuna espressione di un idioma diverso da quello del luogo in cui egli operava e i rischi a cui sarebbe andato incontro, non esprimendosi sempre in lingua, come avrebbe dovuto. Purtroppo un supplente è l’ultimo anello di una catena debole di una categoria, di cui tutti parlano, ma nessuno la considera importante e necessaria, come giustamente meriterebbe, perché si occupa proprio dell’educazione, dell’istruzione e della formazione delle nuove generazioni e, quindi, del futuro di tutti (nostro e loro). Il maestro ha dovuto rinunciare alla supplenza o è stato allontanato?. Questo non lo so!. Mi è difficile rispondere. Del resto non conosco i fatti e posso solo fare delle considerazioni, non altro. Come essere umano posso solo dire che a chiunque debba essere data la possibilità di rivedere anche il suo “status comportamentale”, sempre nel pieno rigore delle regole e per i compiti per i quali si è chiamato ad espletare correttamente e col massimo impegno la propria professione; questo per tutti, ma essere ancora più prudenti, a maggior ragione, se si proviene da una regione lontana; non, come nel caso specifico, essere subito additato come colui che non è in grado di dare ciò che ci si aspetta o di disorientare culturalmente i bimbi che gli erano stati affidati, perché parlava in dialetto. Essere processato per volere della folla non significa affatto rendere giustizia a chi è ritenuto colpevole, anche perché solo, indifeso e bisognoso di lavorare. Nel mondo animale, quando un cane è solo, gli altri, in branco, non solo lo rincorrono, ma l’abbaiano dietro, facendo una gran “cagnara”, in modo che quello possa essere ancora di più spaventato. Che non sia il caso del maestro, che, se non è del luogo, non venga accettato? Il lavoro di chi ha lavorato al Nord è stato anche apprezzato per l’impegno profuso, ma si può anche affermare che, a volte, la scelta ed il rumore dei più, senza alcuna ragione, ha messo nell’angolo chi era a difendersi da solo. Accetto l’incapacità e, quindi, l’allontanamento dal proprio posto di lavoro, ma non fare barricate contro uno, che avrà anche sbagliato,ma che certamente non voleva danneggiare nessuno. Il maestro ha dentro di sé qualità che molti hanno dimenticato: disponibilità al dialogo, impegno e responsabilità verso i suoi alunni e , quindi, verso la società, pazienza, preparazione professionale ed un comportamento etico ineccepibile; questi sono solo alcuni degli ingredienti che forgiano la personalità di un maestro e chi non possiede questi requisiti, non può farlo, perché i primi giudici sono i suoi innocenti allievi. Costui voleva anche vivere con il poco e lo dimostra il fatto di aver fatto le valigie ed essere approdato fiducioso in Friuli, che aveva per lui lo stesso valore e la stessa speranza dell’emigrante dell’ante e post guerra, che, su di navi di terza classe, si avventurava per l’Oceano, per vedere risolti i suoi bisogni di cui aveva tanto bisogno. Buona fortuna, sconosciuto ed indesiderato Maestro! 
  *docente

lunedì 12 aprile 2010

Trasporto scolastico, il contributo del Comune di Baselice

Il Comune di Baselice con deliberato di giunta municipale, e su proposta degli assessori ai Trasporti ed al Bilancio, Brancaccio e Zeolla, ha di recente approvato il bando di concorso per ottenere un contributo di “Facilitazioni delle spese di viaggio scolastico”. L’iniziativa, tendente a dare un contributo economico agli studenti ed alle famiglie, è destinato a chi sta frequentando, nell’anno scolastico 2009/2010, le scuole medie superiori al di fuori del comune, con esclusione degli istituti musicali e per chi già beneficia di altri contributi pubblici.

I requisiti per proporre la domanda – che scadrà il prossimo 28 aprile – oltre alla residenza nel comune, e che saranno presi in considerazione ai fini della concessione del contributo, sono: la situazione Isee fino a 15.000 euro ed il numero di componenti il nucleo familiare. L’iniziativa è stata comunicata con un pubblico avviso, a firma del sindaco Domenico Canonico, e divulgato in tutte le attività commerciali del comune. La domanda potrà essere effettuata direttamente dallo studente, se maggiorenne, oppure da uno dei genitori in nome e per conto del proprio figlio/a frequentante la scuola secondaria superiore, con l’apposito modello che potrà essere ritirato presso la segreteria comunale.

“È questa una delle iniziative che ci siamo proposti nel nostro programma di mandato amministrativo – dichiara l’assessore ai trasporti – e che abbiamo contribuito a realizzare, unitamente a quelle che hanno già visto la luce ed alle tante altre che abbiamo in cantiere nei prossimi mesi di portare a compimento”.