martedì 26 ottobre 2010
L' ospedale di San Bartolomeo e l'interrogazione parlamentare
Ecco il testo dell'interrogazione a risposta scritta fatta dai deputati FARINA, COSCIONI, BELTRANDI, BERNARDINI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI, al ministro della Salute il 3 agosto scorso.
Per sapere - premesso che: i lavori dell'ospedale di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) sono iniziati nel 1958; nel 2008 è stata perfino apposta una lapide: «Dopo cinquant'anni di attese, speranze, delusioni e lo sperpero di circa 24 milioni di euro, a memoria e a vergogna della incapacità politica e amministrativa dei loro rappresentanti, i cittadini posero»;
il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Vincenzo Sangregorio, ha dichiarato: «Da bambino venivo in questo ospedale con i miei amici, era un posto perfetto per giocare a nascondino. Nei corridoi già abbandonati usavo i carrelli portavivande a mò di skateboard per le mie scorribande da piccolo malandrino»;
l'edificio in questione è costituito da quattro piani per 133 posti letti previsti, 12mila metri quadrati attrezzati con sale di degenze complete di ossigeno e bagni funzionanti; nelle camere i mobili imballati; nel 2008 l'ospedale è stato definitivamente cancellato dal piano sanitario nazionale per restare solo un pronto soccorso attivo per esigenze territoriali, che tuttavia non risulta essere ancora stato attivato;
all'interno si possono trovare cartelle cliniche, esami diagnostici, ecografie: tutto buttato sul pavimento tra rifiuti di ogni genere; all'esterno esiste un gigantesco parcheggio su due piani, con sbarre elettroniche e strisce disegnate, vuoto come tutto il resto -:
se sia in grado di quantificare a quanto ammonta la cifra finora spesa - meglio sarebbe dire, ad avviso degli interroganti, sperperata - per quella che il sindaco di San Bartolomeo in Galdo Vincenzo Sangregorio ha definito con amara ironia «l'opera incompiuta più vecchia d'Italia»;
quali iniziative il Governo, nell'ambito delle proprie prerogative, intenda promuovere o adottare anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro del settore sanitario.
Seduta del 3 agosto 2010
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