sabato 8 maggio 2010

Sanniti svizzeri, Canonico incontra il console


Non solo celebrazione ma anche confronto sulle problematiche che riguardano i nostri emigranti. È questo il bilancio della Festa di primavera sannita, organizzata dall’associazione Sanniti svizzeri, che si è tenuta nei giorni scorsi vicino Zurigo, e alla quale ha partecipato anche una delegazione di amministratori beneventani.
Intanto, nella mattinata del 1 maggio il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, è stato ricevuto dal Console generale d’Italia, Mario Fridegotto (a destra nella foto con la propria consorte), con il quale sono stati affrontati alcuni temi importanti. Come quelli che riguardano le vicende degli emigranti di cosiddetta seconda generazione (i figli di emigrati) rispetto ai legami della loro terra di origine. Nonché la promozione e valorizzazione dei prodotti agro-alimentari sanniti in Svizzera e le eventuali iniziative da mettere in campo. Fino alle questioni che riguardano l’associazionismo culturale in terra elvetica.

Inoltre, la sera stessa il primo cittadino, gli assessori Romano Zeolla, Salvatore Brancaccio, Isidoro Mascia e Pastore Giuseppe, e i sindaci di San Giorgio del Sannio, Giorgio Nardone, e di San Giorgio la Molara, Luigi Vella, hanno partecipato al dibattito dal tema “Gli amministratori locali come fanno fronte all’incombente crisi economica-occupazionale”. Più di trecento persone hanno seguito la discussione sui problemi legati al mondo dell’emigrazione nella confederazione elvetica.
E’ seguita una cena conviviale a base di prodotti tipici sanniti con scambi di doni tra le amministrazioni comunali partecipanti ed i membri stessi dell’associazione.
Infine, il 2 maggio la delegazione baselicese si è trasferita a Ginevra per incontrare una folta rappresentativa degli emigranti locali.

“Con questa esperienza – ha detto il sindaco Canonico – abbiamo voluto rinnovare la vicinanza nonché la gratitudine che la comunità di Baselice ha nei loro confronti per l’aiuto fornito negli ultimi decenni allo sviluppo economico e sociale del loro paese d’origine”.

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