mercoledì 31 marzo 2010

Regionali, Baselice roccaforte del centrosinistra


Ancora una volta Baselice si conferma roccaforte del centrosinistra. Qui De Luca vince con il 53,71 per cento (751 voti) e distanzia di quasi dieci punti il neopresidente della giunta regionale Caldoro, che raccoglie soltanto il 44,92 per cento (628 voti). Ma un dato salta agli occhi. L’Italia dei valori diventa il primo partito. Il risultato va ascritto alla presenza del candidato locale Michele Maddalena che ottiene dai propri compaesani 312 voti, i quali sommati a quelli degli altri due candidati portano il totale del partito di Antonio di Pietro a 448 voti (il 32,60 per cento). Un dato tuttavia inferiore ai 625 voti delle provinciali del 2008 con i quali lo stesso Maddalena è stato eletto alla Rocca dei Rettori. Un calo di voti imputabile al fatto che l'esponente politico si sia candidato alle ultime elezioni comunali con la lista perdente dell’ex sindaco Nicolino del Vecchio, non ricevendo così l’appoggio dell’attuale maggioranza che governa il paese.

Ma ad uscirne con le ossa rotte è stato soprattutto il partito di Bersani. Appena l’11,86 per cento (163 voti). Il minimo storico. La somma dei due soggetti politici che oggi compongono il Partito democratico era stata alle elezioni regionali di cinque anni fa del 26,07 per cento. I Ds avevano ottenuto il 17,69 per cento (211 voti) mentre la Margherita l’8,38 per cento (100 voti). Anche qui una serie di errori commessi negli ultimi tempi ed una mancata riorganizzazione hanno fortemente penalizzato quello che una volta era il maggiore partito del centrosinistra locale.

Le ultime elezioni confermano, poi, le grosse difficoltà per la cosiddetta sinistra radicale. Otto voti a Sinistra e libertà (che appoggiava De Luca) e sette voti alla Federazione della sinistra (che si presentava con un proprio candidato). Una debacle dovuta alla mancanza di riferimenti sul territorio e al travaso dei voti verso l’Italia dei valori.

Non si può lamentare invece l’altro baselicese Luca Colasanto, che grazie ai 408 voti (il 29,69 per cento) avuti dai concittadini, sorpassa per un manciata di voti il collega di partito Ascierto della Ratta, e ritorna in consiglio regionale. Un risultato che supera di poco la sommatoria dei due partiti che compongono l’attuale Pdl e che confermano la difficoltà da parte del centrodestra di sfondare nel piccolo borgo fortorino. L’esponente politico partiva infatti dai 154 voti (il 12,91 per cento) delle regionali scorse ottenuti con Forza Italia. Mentre l’altra gamba del partito di Berlusconi, Alleanza nazionale, aveva avuto 132 voti (l’11,06 per cento).

Sempre nel centrodestra seguono il movimento Libertà e Autonomia-NoiSud capeggiato dall’ex sindaco di Foiano, Bruno Casamassa, con 98 voti (il 7,13 per cento), e l’Udeur di Clemente Mastella con 67 voti (4,87 per cento). Anche se sostenuto da una parte della minoranza comunale, la rottura con lo stesso Casamassa non ha giovato al partito dell’ex ministro della Giustizia che si attesta su un dato ben lontano dai 241 voti (il 20,20 per cento) presi nel 2005.

Infine, la lista di Beppe Grillo, il Movimento cinque stelle, racimola a Baselice appena 10 voti (lo 0.72 per cento). Un risultato che tuttavia fa ben sperare il popolo della rete.

P.S. Qualcuno ci ha contestato il fatto di aver utilizzato nel titolo di questo post il termine "roccaforte". Per il dizionario Coletti-Sabatini questa parola indica:
1 Città fortificata, fortezza
2 (fig.) Zona che è sotto il controllo di qualcuno, centro e anima del potere di qualcuno: regno elettorale di un politico.

Ecco il termine da noi utilizzato aveva proprio questo sognificato metaforico: una fortezza politica che gli avversari politici non riescono ad espugnare. Dove un partito o uno schieramento politico riesce a conservare la maggioranza dei voti. Ciò che è successo a Baselice, unico paese nel Fortore ad avere da anni un elettorato che vota a maggioranza per il centrosinistra.

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