giovedì 4 marzo 2010

I rifiuti e la politica

Presentate presso la sala consiliare della Provincia di Benevento, alla Rocca dei Rettori, le linee di Piano regionale per 2010-2013 sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti alla presenza dell'assessore regionale all'ambiente, Walter Ganapini, e del suo omologo provinciale, Gianluca Aceto.

Nella sala era presente un folto pubblico, composto in gran parte dai lavoratori dei Consorzi, ma anche dai sindaci e dai rappresentanti sindacali.
La riunione si è aperta con un intervento proprio di quest'ultimo.
Aceto ha affermato, preliminarmente, che, nonostante l'approvazione e conversione del decreto legge n. 195 del 2009, ancora non è consentito parlare di provincializzazione del ciclo rifiuti perché la gestione è in parte ancora affidata ai Comuni in regime di transitorietà. La Provincia per ora interviene solo per la discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, con i gravi problemi di franosità e di inquinamento che la caratterizzano, e per lo STIR di Casalduni.

La questione dei lavoratori dei Consorzi, ha detto Aceto, è molto grave: abbiamo in questi giorni delineato un percorso per uscire da questa situazione per la quale abbiamo chiesto un parere all'Avvocatura di Stato circa la questione dell'assunzione dei dipendenti. Restano inoltre gravi problemi sulla prosecuzione dei servizi ed ha annunciato, in relazione al predisponendo Piano provinciale dei rifiuti, un ulteriore giro di consultazione con i sindaci del Sannio. Quanto alle linee guida del ciclo dei rifiuti approvate dalla Regione, Aceto ha detto che occorre un lavoro serio ed approfondito sull'impiantistica locale in un contesto di compatibilità economiche al fine di consentire la loro attuazione. La Provincia di Benevento vuole fare a meno della tecnologia dell'incenerimento dei rifiuti - ha precisato Aceto, privilegiando le tecnologie a freddo e avendo a sostegno del sistema lo STIR di Casalduni, opportunamente ristrutturato con investimenti ancora da quantificare. L'obiettivo, per la Provincia di Benevento, è la riduzione del quantitativo di materiale da depositare in discarica - come nel Piano delle linee guida regionali. Ciò anche in relazione alla necessità urgente di non portare più rifiuti alla discarica di Sant'Arcangelo Trimonte: già oggi la quantità depositata giornalmente si è dimezzata arrivando a 200 ton/die, riducendo drasticamente quella provenienti da fuori provincia.

Questo sforzo darebbe, ha detto Aceto, una certa tranquillità anche riguardo ai tempi per mettere il Sannio a regime e cioè giungere alla provincializzazione intera della gestione. L'assessore Aceto ha concluso dicendo che la situazione attuale resta comunque delicatissima perché ci troviamo su un crinale: c'è la possibilità di ripiombare nell'emergenza se non si lavora con senso di responsabilità da parte di tutti.

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