venerdì 26 febbraio 2010

San Bartolomeo, in scena "Il medico dei pazzi"

Da venerdì a domenica, al Teatro Comunale di San Bartolomeo in Galdo, alle ore 20,30, va in scena “Il medico dei pazzi” commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, grazie all’iniziativa dell’Oratorio “Frate Leone”. I protagonisti dello spettacolo sono giovani attori che hanno l’età compresa tra i 15 e i 18 anni sotto la regia di Leopoldo Bibbò e Carmine Circelli.
Hanno collaborato alla messa in scena della commedia Matteo Pepe, Massimiliano Latella e Giampaolo Papa per quanto riguarda la cura dell’audio e delle luci, a Lida Pannone è stato affidato il trucco.

I giovani attori sono: Prevete Pierpaolo nei panni di Felice Sciosciammocca, Antonio Altieri nei panni di Ciccillo, Amalia è interpretata da Arianna Ruggiero, Federica Ruggiero veste i panni di Rosina, Marco D’Andrea è Michelino, Ernesto Del Vecchio interpreta il ruolo di Raffele, Norman D’Agostino è Errico, Salvatore Bianco veste i panni del Maggiore, Jessica Iannelli è Concetta, Francesca Agostinelli è Margherita, Danilo D’Andrea interpreta Luigi, Don Carlo è rappresentato da Alessio Santagata, Valentina Pepe è Carmela, Siriana Nappa è Bettina, Andrea Mazzilli è Peppino e Antonio Circelli è il venditore ambulante.

La trama. Ciccillo, giovane nullafacente, da anni vive a Napoli alle spalle dello zio Felice il quale crede di pagare al nipote gli studi di medicina. Quando Felice da Roccasecca, luogo in cui vive, giunge a Napoli insieme alla moglie e alla figlia, Ciccilo mette in scena , insieme all'amico Michele, un nuovo raggiro ai danni dello zio. Millanta di essere diventato psichiatra e di aver bisogno di 500 lire per comprare una macchina per sanare un pazzo che è ospite nella clinica da lui diretta. Naturalmente dice il falso; i soldi gli servono per onorare un debito contratto al gioco e la clinica è una pensione dove Ciccillo vive a sbafo. Lo stesso Felice verrà ospitato nella pseudo - clinica, Pensione Stella; a Felice, il nipote, farà monito di prestare attenzione ai "pazzi" ospitati nella struttura, i quali non sono altro che dei normali clienti. Da tutto questo prenderanno corpo dei gustosi episodi da commedia degli equivoci tra Felice Sciosciammocca e gli avventori. Alla fine tutto si risolverà; Ciccillo avrà le sue 500 lire, e Felice si riconcilierà con i "pazzi".

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