giovedì 4 febbraio 2010

Elezioni regionali, ecco le nuove regole

Sono stati ripartiti i seggi tra le cinque circoscrizioni della Campania in vista delle prossime elezioni regionali dei prossimi 28 e 29 marzo. Sul Bollettino Ufficiale di oggi sono stati pubblicati i decreti del presidente della Regione, Antonio Bassolino, con cui vengono stabilite le date per l'elezione diretta del presidente della Giunta e il rinnovo del consiglio regionale, e ripartiti i 60 seggi tra le 5 circoscrizioni della Campania.

Si vota domenica 28 marzo, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 29 marzo, dalle ore 7 alle ore 15. I seggi alle circoscrizioni sono così assegnati: 5 ad Avellino, 3 a Benevento, 9 a Caserta, 32 a Napoli e 11 a Salerno.

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Alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo, in Campania, si potranno esprimere due preferenze. Ma la seconda dovrà andare a un candidato di genere diverso rispetto al primo prescelto. Il meccanismo è stato previsto dalla nuova legge elettorale regionale approvata la scorsa primavera al termine di una seduta fiume che si concluse all'alba. Il via libera alla norma è stato dato dalla Consulta, lo scorso gennaio, smentendo il ricorso del governo Berlusconi che aveva sollevato eccezioni di costituzionalità.

In particolare è stata confermata la possibilità, per l'elettore, di votare due candidati a patto che siano un uomo e una donna. La principale innovazione apportata dalla legge è l'abolizione del listino del presidente per l'assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione vincente. In base alle nuove disposizioni il premio sarà attribuito attingendo alle liste stesse della coalizione vincente. Nelle liste, in ogni caso, dovrà essere prevista la presenza di almeno un terzo di candidate. La soluzione della doppia preferenza è, quindi, un espediente per garantire maggiori possibilità alle donne di essere elette.

Insieme all'elezione diretta del presidente della Regione e oltre alla doppia preferenza uomo-donna, nessuno dei due sessi, nella formazione delle liste, potrà essere rappresentato in misura superiore ai 2/3 dei candidati, altrimenti la lista viene bocciata. Si determina, in questo modo, un equilibrio che garantisce la presenza femminile anche nelle liste.

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