venerdì 31 dicembre 2010

Buon 2011, auguri di serenità ai nostri lettori

FEDERALISMO CONTRO IL SUD

Il movimento L'ALTRO SUD spiega come la riforma fiscale della Lega è utile solo al Nord e lancia la proposta di federalismo militare

di Gaetano Pietropaolo

Nei giorni scorsi ha fatto scalpore uno studio sul federalismo fiscale del Senatore del PD, Marco Stradiotto.
In particolare, lo studio analizza l’impatto del decreto attuativo sul fisco comunale. Da esso emerge ciò che era sotto gli occhi di tutti: e cioè che un Governo ed una maggioranza a trazione leghista minano profondamente la possibilità che il nostro paese resti unito.

Il federalismo immaginato, pensato e voluto da Bossi & co. sembra essere ritagliato per le esigenze dell’attuale compagine di Governo, portando soldi dove esso è maggiormente rappresentato, al Nord, e togliendoli al Sud dove, a detta di molti di loro, è inutile spendere risorse che comunque andrebbero sprecate.

Lo studio di Stradiotto evidenzia come a perderci, con il federalismo, siano le città meridionali. In testa l’Aquila, che otterrebbe il 66% di risorse in meno e Napoli (-61%). E ancora: Messina perderà il 59%, Potenza il 56%, Palermo e Cosenza il 55%, Taranto il 50%, Roma il 10%.

A guadagnarci invece città come: Imperia con un +122%, Parma +105%, Padova +76%, Siena +68% e Treviso +58%. Milano avrà il 34% di risorse in più, Bologna il 40%.
E, sarà un caso, le uniche città del Nord che ci perdono sono storicamente amministrate dal centro-sinistra: Torino (-9%) e Genova (-22%).

Un federalismo insomma che toglie ai poveri per dare ai ricchi ed in cui è difficile non leggervi il feroce pregiudizio antimeridionale che, di fatto, è alla base del fenomeno leghista. In questo contesto, viene da chiedersi dove sia quel che resta della componente meridionale di maggioranza. Ovviamente non potranno rinnegare uno dei pilastri portanti del programma con il quale sono stati eletti, ma, saranno capaci di far sì che il federalismo possa, almeno parzialmente, essere un’occasione per il Mezzogiorno? Se federalismo deve essere, saranno in grado di chiedere quelle forme federali di cui il Sud potrebbe beneficiare? Una di esse potrebbe essere ad esempio il federalismo militare, totalmente ignorato dal disegno governativo.

Un numero enorme di Caserme è distribuito nelle città del Nord Italia. Questa collocazione è il frutto di scelte che rispondevano alle esigenze strategiche dell’inizio del secolo scorso e che ormai non esistono più. Lo spostamento delle caserme, inutilmente collocate al Nord, nelle aree del Mezzogiorno, oltre a garantire una maggior capacità di stabilizzare l’area del Mediterraneo, sarebbe un beneficio notevole per l’economia meridionale.

Oggi, in un quadro in cui i meridionali nell’esercito sono circa l’80% della pianta organica, diverse decine di migliaia di militari del Sud, assegnati alle Caserme del Nord, vanno ad arricchire, attraverso i loro consumi, un’economia che potrebbe farne tranquillamente a meno.

Spostarli al Sud, garantirebbe al territorio meridionale una platea aggiuntiva di consumatori che ne animerebbe l’economia. Nulla di tanto ampio da essere risolutivo ma meglio del niente che vuole riservare la Lega al Mezzogiorno. Perché i meridionali del PDL non hanno mai posto sul piatto della bilancia anche questa forma di federalismo?

Pubblicato su "TERRA" del 31 dicembre 2010

giovedì 30 dicembre 2010

Lavoratori forestale, sindacati preoccupati


Il segretario generale della Fai Cisl sannita, Alfonso Iannace, in una nota rivolta alla Provincia, alle Comunità Montane ed al prefetto di Benevento Michele Mazza, ha chiesto nuovi interventi per trovare soluzioni in merito alla crisi del settore forestale.

"A conclusione di quest'anno - scrive - pieno di difficoltà e sulla base delle esperienze maturate che ci ha visto impegnati con non poche difficoltà a risolvere le tantissime problematiche del settore soprattutto per poter garantire le spettanze maturate ai lavoratori forestali, ed a seguito di notizie poco rassicuranti pervenute dalla Regione Campania per il settore (causa mancanza di fondi), si ritiene necessario un ulteriore e maggiore impegno di tutti per debellare ipotesi di ridimensionamento occupazionale del settore.

Tale situazione, causerebbe un grave danno per le centinaia di lavoratori forestali sanniti, impone ed ha bisogno di determinate ed accurate iniziative diverse dal passato, per poter al meglio definire un percorso serio per dare finalmente un futuro al settore della forestazione.

A tale scopo si chiede un incontro urgente e la costituzione del tavolo istituzionale permanente, peraltro già suggerito da tempo, per un esame complessivo della questione, che richiede risposte concrete e soluzioni immediate".

mercoledì 29 dicembre 2010

Scuola, il bluff dei progetti regionali


In nome della crisi oggi si è costretti ad accettare offerte di lavoro a nero, a 300 euro mensili per 8/12 ore al giorno se si è fortunati... Gli sfortunati prestano servizio a titolo gratuito col riconoscimento del punteggio come unica ricompensa. Parliamo delle scuole paritarie, quegli istituti fortemente premiati dal ministro Gelmini che vivono di rette mensili, di contributi Statali e di sangue dei dipendenti.


Bisogna cominciare con un'inevitabile affermazione "L'avevamo preannunciato, gridato ma nessuno ci ha ascoltarti". Ad agosto avevamo allertato tutti, sindacati compresi, sulla inefficacia dei progetti regionali e più volte avevamo posto in evidenza il fatto che tali forme di interventi avrebbero contribuito a declassare ulteriormente la figura dei lavoratori precari e a rendere ancora di più ricattabile la loro prestazione lavorativa.

Consapevoli di quanto sarebbe accaduto, abbiamo protestato e presidiato dinnanzi alle sedi sindacali. Come in un déjà vu, quanto preannunciato si è verificato, dimostrando ancora una volta che il Comitato insegnanti e Ata precari Sanniti, si muove ed agisce in nome del vero e a difesa dei diritti di tutti.
Il Pdl, ad agosto, platealmente annunciò, attraverso l'assessore Miraglia lo stanziamento di venti milioni di euro, di fissi mensili per i precari, di riconoscimento di punteggi facendo credere a tutti che il problema fosse stato risolto.

Oggi le vere intenzioni vengono a galla: i compensi previsti sono stati dimezzati, il costo del lavoro e la figura del lavoratore è stata declassata e trasformata in misero prestatore a progetto privo di diritti. La professionalità e la meritocrazia di conseguenza sono un mero specchietto, un vergognoso slogan propagandistico a questo punto. Il merito, la professionalità dovrebbero essere incentivati e premiati non penalizzati e sfruttati.

Qualcuno ha aperto gli occhi, finalmente e non possiamo essere che felici che la Flc-Cgil stia promuovendo una petizione contro un'ignobile e vergognosa campagna di distruzione dei diritti dei lavoratori. Peccato la sensibilità e l'autocritica appartenga solo alla Flc-Cgil e a qualche sindacato di base.
E' bene che qualcuno ricordi a coloro i quali si proclamano difensori della libertà, quale sia la realtà locale. In nome della crisi oggi si è costretti ad accettare offerte di lavoro a nero, a 300 euro mensili per 8/12 ore al giorno se si è fortunati, per poter quantomeno portare qualche misero euro a casa. Gli sfortunati prestano servizio a titolo gratuito col riconoscimento del punteggio come unica ricompensa. Parliamo delle scuole paritarie, quegli istituti fortemente premiati dal Ministro Gelmini che vivono di rette mensili, di contributi Statali e di sangue dei dipendenti. E' bene che le famiglie, i genitori, gli alunni sappiano che negli istituti privati, il docente, il bidello, l'assistente, lavorano con onestà, serietà e competenza a costo zero. Questa è la meritocrazia, oggi un laureato vale meno di zero.

La realtà non è quella delle tv, ma è quella fatta di sacrifici, ricatto e scarsa considerazione, quella in cui chi ha vuole sempre più e per avere calpesta ed annienta i deboli. Questa evidenza è palese a tutti e non c'è media che possa ovattarla.

Auspicando a un 2011 in cui il contraddittorio televisivo possa essere ripristinato e in cui la precarietà cessi di essere una condizione di vita per tutti, invitiamo tutti coloro i quali vivono sulla propria pelle gli effetti devastanti dello sfruttamento a unire le proprie forze e ad avere il coraggio di denunciare coloro i quali lucrano sulla propria esistenza.

Comitato insegnanti e Ata precari Sanniti

martedì 28 dicembre 2010

UN MONDO DI BALLE

Un immane disastro ecologico ha colpito Napoli e la Campania. Pur ribadendo con forza la condanna senza appello di tutti i responsabili, gli organizzatori dell’evento non si propongono di istruire l'ennesimo processo, ma di cercare soluzioni efficaci e praticabili. Gli obiettivi primari devono essere la salute dei cittadini e la tutela del territorio, in uno spirito fortemente propositivo, come quello espresso dalla manifestazione di protesta pubblica di sabato 18 dicembre.

Giovedì 30 dicembre 2010, ore 16,30

Un mondo di balle - Dibattito sulla “monnezza” a Napoli

Relatori: Amato Lamberti,Antonio Marfella, Tommaso Sodano, Umberto Ranieri.

Interventi programmati e proiezioni video
Carmine Maturo - Riduzione dei rifiuti e partecipazione attiva dei cittadini (Legambiente/Neapolis 2000)
Luigi Esposito - Amici dei rifiuti e delle discariche. Biodiversity-Watching: provocazione o proposta reale di monitoraggio ambientale? (Università Federico II)
Vincenzo Peretti - Animali domestici sentinella per monitorare la qualità dell'ambiente (Università Federico II)
Luca Stamati -La raccolta dei rifiuti (CdA Asia)
Nicola Perrini - La raccolta differenziata e gli impianti di smaltimento dei rifiuti (L'ALTRO SUD)

Interventi dal pubblico
I cittadini e le associazioni che vogliano porre domande nello spirito indicato nella premessa sono pregati di inviare una e-mail di partecipazione a
libreriatreves@gmail.com

Libreria Treves
piazza del Plebiscito 11-12, Napoli
0817640858

giovedì 23 dicembre 2010

Il ministero dello Sviluppo Economico autorizza la costruzione della centrale Luminosa

Gabriele Corona*


Il ministero dello Sviluppo Economico con Decreto n. 55/04/2010 di ieri, 21 dicembre, ha autorizzato “la realizzazione, nel territorio del Comune di Benevento, all’interno dell’agglomerato industriale Asi di Ponte Valentino, di una centrale termoelettrica a ciclo combinato alimentata a gas naturale caratterizzata da una potenza termica di circa 680 mw e una potenza elettrica pari a circa 385 MW, oltre ad un gasdotto ed alle opere elettriche per il collegamento della centrale alle rispettive reti”.

Il Decreto, firmato da Rosaria Romano, direttore generale del ministero dello Sviluppo Economico, è stato emesso in tutta fretta, dando per scontato, come si legge in altra comunicazione sempre del 21 dicembre dello stesso Ministero, che la delibera con la quale la Giunta Regionale della Campania ha espresso il parere favorevole “non risulta ad oggi che sia stata oggetto di impugnativa avanti il Tribunale Amministrativo competente, né, conseguentemente, ne sia stata accordata la sospensiva”.

La motivazione è sorprendente perché i termini per la impugnativa di quell’atto non sono ancora scaduti e comunque risulta che un ricorso è stato presentato dalla Provincia di Benevento contro tale deliberazione.

Il Decreto ministeriale è solo l’ultimo atto di un procedimento amministrativo caratterizzato da confusione, contraddizioni, omissioni e palesi illegittimità. Altrabenevento è già pronta ad impugnare questa autorizzazione nelle sedi competenti, ma ora non possiamo esimerci dal ricordare che si poteva evitare questo schiaffo alle popolazioni locali, se gli amministratori del centrosinistra che governavano la Regione fino a marzo scorso, avessero espresso anche in Giunta regionale il parere contrario alla Centrale della Luminosa e se l’on. Nunzia De Girolamo fosse intervenuta, come più volte assicurato, sul Ministero dello Sviluppo Economico per evitare la emissione della autorizzazione illegittima. Dobbiamo anche ricordare che l’on. Luca Colasanto, non si è mai espresso contro la Centrale della Luminosa e non ha voluto mai convocare la commissione consiliare all’ambiente della Regione, che egli presiede, per discutere con le autorità locali e le associazioni le ragioni della opposizione alla Centrale a Turbogas.

*presidente di Altrabenevento

mercoledì 22 dicembre 2010

Ecco tutte le centrali eoliche in progetto nelle valli del Fortore e del Tammaro


Pubblichiamo l'elenco degli impianti eolici in fase di autorizzazione ad opera della Regione Campania nei soli territori del Fortore e del Tammaro in provincia di
Benevento. Sono numerosissimi gli impianti che potrebbero a breve vedere la luce. Quasi tutti i paesi del comprensorio sono infatti interessati da installazioni eoliche che si vanno a sommare a quelle già presenti realizzate soprattutto nel Fortore nel corso di questi anni in particolare da colossi quali la IVPC e la Edison.

L’elenco qui di seguito riprodotto è tratto dalla lista di impianti pubblicati sulla Gazzetta della Regione Campania i cui procedimenti autorizzativi risultano essere in corso al giugno 2010 ed integrato da progetti di cui si è dato avvio nei mesi scorsi.


San Marco dei Cavoti
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 8 MW
ENERGIEQUELLE GmbH Zossen OT Kallinchen (GERMANIA). Parco eolico da 15 MW
IVPC POWER 12 S.r.l. di Avellino. Parco eolico da 22,2 MW
CAPITAL CONSULTING SRL di Napoli . Parco eolico 21 MW
C&C ENERGY di Albanella (SA). Parco eolico da 27 MW
Ecoenergia srl di Cervinara (AV). Parco eolico da 48 MW
Fonteolica srl di Prato. Parco eolico da 15 MW
Sorgenia Spa di Milano. Parco eolico da 20 MW

San Bartolomeo in Galdo
ENERGIA & SERVIZI ENGINEERING srl Roma. Parco eolico da 20 MW
CAPITAL CONSULTING SRL Napoli. Parco eolico da * 42 MW
Sempre la CAPITAL CONSULTING SRL di Napoli ha proposto un secondo parco eolico da * 90 MW
GAIA srl Montefalcone VF (BN). Parco eolico da 32 MW. Progetto acquisito dalla Irpinia Vento srl di Roma

Foiano Valfortore
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 16,1 MW
ELETTROMENA S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 4 MW
SKY WATT SRL di Roma. Parco eolico da 18 MW
IVPC POWER 12 S.r.l. di Avellino. Progetto cumulativo che interessa anche i comuni di Baselice e Molinara per una potenza complessiva di 53,65 MW
Sanmarco Power srl di Napoli. Parco eolico da 18 MW
Ecoenergia srl di Cervinara (AV). Parco eolico da 30 MW

San Giorgio La Molara
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 27 MW
Wind Energy San Giorgio Srl di Roma (ex ENERGIA & SERVIZI ENGINEERING srl). Parco eolico da 27,5 MW
ECOENERGIA s.r.l. Cervinara (AV). Parco eolico da 45 MW
EURO SERVICE SRL di San Giorgio la Molara (BN). Parco eolico da 5 MW
GMC SRL di San Giorgio La Molara (BN). Parco eolico da 5 MW
Circello
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 6 MW
COGEIN – COMPAGNIA GENERALE INVESTIMENTI Srl di Napoli. Parco eolico da 48 MW
E.OL Srl di Ponte (BN) gruppo Uni Land Spa. Parco eolico da 27,4 MW
MERIDIONAL WIND SRL di Circello (BN) Parco eolico da 21 MW
MERIDIONAL WIND SRL di Circello (BN) Parco eolico da 9,8 MW

Baselice
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 13,8 MW
IVPC POWER 12 S.r.l. di Avellino. Parco eolico che interessa anche i comuni di Foiano Valfortore e Molinara per 53,65 MW
C&C ENERGY Srl di Albanella (SA). Parco eolico da 42 MW
E.OL Srl di Ponte (BN) gruppo Uni Land Spa. Parco eolico da 36 MW
Venti venti venti srl di Ariano Irpino (AV). Parco eolico da 45 MW
Edison SpA. Parco eolico da ND

Castelfranco in Miscano
GAIA SRL di Montefalcone Valfortore. Parco eolico da 46 MW
INVESTIMENTI & SVILUPPO di Napoli. Parco eolico da 15 MW
ETS – ENERGY & TECHNICAL SERVICES SRL di Roma 39 MW
GAIA S.r.l. – Energie Rinnovabili di Montefalcone di Valfortore (Bn). Parco eolico da 14 MW
World Wind Energy House WWEH. Parco eolico da 38 MW
Pago Veiano
STR srl di Benevento. Parco eolico da 40 MW
Ginestra degli Schiavoni
STR srl Benevento. Parco eolico da 14 MW

Buonalbergo
Parco eolico Buonalbergo srl di Roma (progetto acquisito dalla I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli). Parco eolico da 33 MW
VENGREEN S.R.L. di Roma. Parco eolico da 5,997 MW
Castelvetere in Valfortore
Sorgenia Spa di Milano. Parco eolico da
Cucciolo srl. Parco eolico da 15 MW
Castelpagano
Cogein Compagnia Generale degli Investimenti di Napoli. Parco eolico da 30 MW

Casalduni
Sorgenia Spa di Milano. Parco eolico da 15 MW
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 12 MW
WORLD WIND ENERGY HOUSE s.r.l. di Melfi (PZ). Parco eolico da 46 MW

Campolattaro
ECOPOWER S.r.l. di Cervinara (AV). Parco eolico da 45 MW (anche nel territorio di Fragneto l’Abate)

Fragneto Monforte
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico 18 MW
Fragneto L’Abate
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico 28 MW
ECOPOWER S.r.l. di Cervinara (AV). Parco eolico da 45 MW (anche nel territorio di Campolattaro)

Molinara
Ecoenergia srl di Cervinara (AV). Parco eolico da 54 MW
IVPC POWER 12 S.r.l. di Avellino. Parco eolico che interessa anche i comuni di Baselice e Foiano Valfortore per 53,65 MW

Morcone
CUCCIOLO SRL di Piano di Sorrento (NA). Parco eolico da 15 MW
COGEIN – COMPAGNIA GENERALE INVESTIMENTI Srl di Napoli. Parco eolico da 43 MW
GAIA S.r.l. – Energie Rinnovabili di Montefalcone di Valfortore (Bn). Parco eolico da 50 MW

Santa Croce del Sannio
WORLD WIND ENERGY HOLDING s.r.l. di Melfi (PZ). Parco eolico da 42 MW
GREEN ENERGY Srl di Milano. Parco eolico da 21 MW
COGEIN SRL di Milano. Parco eolico da 24 MW

Sassinoro
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 30 MW

Colle Sannita
DOTTO MORCONE SRL di Milano. Parco eolico da 36 MW
ZACCARI COSTRUZIONI srl di Circello, Parco eolico da 46 MW
COLLE ENERGIE SRL di Colle Sannita (BN). Parco eolico da 12 MW

Reino
I&S – INVESTIMENTI & SVILUPPO S.r.l. di Napoli. Parco eolico da 10 MW

Pontelandolfo
Artistica srl. Parco eolico

Apice
EDF srl di Andretta (Av). Parco eolico da 8 MW

Fonte: www.viadalvento.org

Rifiuti, lo scomodo libro di Sodano


La Sinistra unita e le Fabbriche di Nichi di Telese Terme, in collaborazione la proloco di San Salvatore Telesino, nel segno di un impegno costante per la legalità e la difesa del territorio, presentano insieme all’autore,Tommaso Sodano, un libro “scomodo” che denuncia gli autori e i responsabili della vicenda che ha travolto la nostra regione.

La storia dei rifiuti in Campania e dell’illegalità, collegata a tutta la gestione dell’emergenza che da destra a sinistra ha significato indecente corruzione e degradazione di un territorio, è quella “peste” che Tommaso Sodano descrive con coraggio e indignazione nel suo volume pubblicato a fine settembre.

Grazie alle sue inchieste e alle sue denunce, sono iniziate le indagini e poi le condanne per imprenditori e politici responsabili della “cricca”, che con «il suo affarismo amorale, ha abitato in Campania prima di estendere i suoi tentacoli». Così si legge nell’introduzione al libro di Tommaso Sodano: «La peste. La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana», che l’autore presenterà a San Salvatore Telesino il 29 dicembre presso l’Abbazia Benedettina di San Salvatore Telesino.

Può esistere la politica senza la mafia, ma non la mafia senza politica.

martedì 21 dicembre 2010

Comunità montane, la Consulta boccia la loro eliminazione


Le federazioni nazionali di categoria comunicano di una sentenza della Corte Costituzionale la quale boccia l’articolo 2 comma 187 della Finanziaria 2010, che prevedeva l’azzeramento dei trasferimenti erariali alle Comunità montane relativamente al fondo sviluppo e investimenti.

La Corte, inoltre, afferma, ancora una volta che la disciplina delle Comunità montane rientra nella competenza residuale delle Regioni, e che spetta pertanto a queste ultime, in base all’articolo 119 Costituzione, provvedere al loro finanziamento, in ragione della progressiva riduzione del finanziamento statale relativo alle medesime. Il provvedimento della consulta di fatto blocca quelle regioni che avevano ipotizzato l’eliminazione delle Comunità montane dal loro assetto degli enti locali, evitando in questo modo la perdita dei finanziamenti nazionali.

A questo punto, per quanto riguarda la vicenda dei diciassette dipendenti messi in mobilità dalla Comunità montana del Fortore, in virtù dei mancati trasferimenti statali, crediamo che vada riaperto il tavolo di concertazione tra le parti sociali.

lunedì 20 dicembre 2010

IL SUD E LE SUE RICCHEZZE

di Angelo D'Ambra

Il Mezzogiorno è quotidianamente depredato delle risorse. E' necessario che pensi a se stesso.

Nel 1950 lo Svimez rilevava come, su un totale di 106.753 strade comunali, solo 42.897 fossero al Sud, territorio che, tra l’altro, deteneva appena il 27,6% delle linee ferroviarie statali e 69.128 ospedali contro i 290.094 del Nord, pressoché identico nelle proporzioni era il computo degli istituti scolastici. Tutto ciò dopo 91 anni dall’unità d’Italia e tre leggi speciali, per la Basilicata, per Napoli e per la Calabria, che già Giustino Fortunato aveva definito generose elemosine e “goffe raffazzonature”. Fu questo fallimento ad indurre il governo De Gasperi ad istituire la Cassa del Mezzogiorno per l’attuazione di ulteriori interventi straordinari. Si stanziarono miliardi per piani poliennali, interventi aggiuntivi ed ennesime leggi speciali.

In venti anni sarebbe dovuto cambiare tutto, eppure alle soglie del 1970 il reddito pro capite nel Mezzogiorno era aumentato solamente del 22,59%, al Nord del 77,41%; in tale arco temporale si registrò, altresì, un calo della produzione agricola lorda nel Mezzogiorno, che passò dal 32,3% al 20,1%, cui non corrispose un proporzionale incremento nel settore industriale. Il divario tra Settentrione e Meridione si era esteso, gli interventi statali avevano depauperato l’economia del Mezzogiorno e permesso all’industria tosco-padana di espandersi, grazie alla dilatazione dei consumi di prodotti padani da parte nel mercato meridionale. Giovanni Russo, nelle pagine del Corriere della Sera, sintetizzava: “In realtà sia il Governo sia la classe politica meridionale hanno lasciato passare sotto la versione della industrializzazione del Mezzogiorno iniziative che servivano ad ampliare alcuni settori industriali nazionali … ma che invece di sviluppare il Sud, nelle circostanze e nelle condizioni in cui sono state attuate, ne depredavano le risorse e ne diminuivano in realtà le possibilità produttive”.

“Stavamo così inguaiati che ci hanno fatto la Cassa da morto”, avrebbe commentato laconicamente Massimo Troisi. Gli studi di Zitara ribadiscono come, ancora oggi, siano le merci settentrionali ad assorbire quasi interamente la spesa dei consumatori meridionali. Ogni giorno l’acquisto di prodotti del Nord porta una fetta consistente del reddito meridionale verso le Alpi. Se questa ricchezza fosse, invece, reinvestita al Sud con l’acquisto di beni di consumo locali, vi sarebbe un vero incentivo per l’occupazione e per la produzione delle aziende del Mezzogiorno.

Se aprissimo gli occhi sulle distese d’agrumi costieri, se osassimo bagnarci nelle acque sorgive e camminare sull’umida campagna coltivata, capiremmo l’importanza di prediligere i prodotti locali. “Prediligere”, come suggerisce l’etimologia del termine, vuol dire amare e, scegliere i prodotti della propria terra è un atto di affezione e di riconoscenza nei confronti di quel Sud, del suo ambiente, del suo territorio, dal quale provengono prodotti genuini e di qualità sconosciuti ai più, soffocati in un mercato che trabocca di panettoni di Milano e spumanti piemontesi.

Pubblicato sul quotidiano TERRA

venerdì 17 dicembre 2010

Baselice, sette comuni di Puglia e Campania insieme per interventi di efficientamento energetico


Sette comuni, quattro della provincia di Foggia e tre del Beneventano, fanno fronte unico per attingere ai fondi del Piano Operativo Interregionale sulle energie rinnovabili e il risparmio energetico. Roseto Valfortore (capofila), Biccari, Faeto, Volturara Appula, San Bartolomeo in Galdo, Baselice e Castelfranco in Miscano hanno candidato a un finanziamento di 5 milioni di euro il progetto per gli 'Interventi di efficientamento energetico e monitoraggio nei comuni della Valle del Fortore Dauno e Campano'.

''I singoli progetti presentati da ognuno dei sette comuni -spiega il sindaco di Roseto Valfortore, Nicola Apicella- sono parte di un unico piano per attivare in quest'area una filiera integrata della produzione di materiali eco-compatibili per l'edilizia e interventi di riqualificazione finalizzati a ridurre il consumo energetico. Il piano, inoltre, prevede di aumentare l'efficienza energetica nel maggior numero di edifici, a cominciare da quelli pubblici. In ciascun progetto - aggiunge - si promuovono la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e la filiera energetica forestale''.

A Roseto Valfortore sono previsti il restauro e la riqualificazione dello stabile che ospita la stazione dei Carabinieri per un importo di oltre 500mila euro. Nel 2010, a Roseto Valfortore sono state riconosciute buone pratiche per la mitigazione del rischio idrogeologico, il potenziamento della raccolta differenziata e la valorizzazione dell'energia da fonti rinnovabili. Nell'ultimo rapporto su 'Ecosistema Rischio', Legambiente ha inserito la cittadina dauna tra i migliori Comuni della Puglia per le misure di contrasto del dissesto idrogeologico. Tutto il centro storico è stato oggetto di interventi di restauro e di valorizzazione.

Foggia, 15 dic. - (Adnkronos) -

giovedì 16 dicembre 2010

La Comunità montana paga dicembre e tredicesima ai diciassette dipendenti in mobilità


Oltre alla liquidazione degli stipendi arretrati di ottobre e novembre agli operai forestale, la Comunità montana del Fortore, ha deciso, dopo una lunga battaglia, di pagare lo stipendio di dicembre 2010 più la tredicesima ai diciassette dipendenti messi in mobilità, che, è bene ricordare, da maggio sono senza retribuzione. Tuttavia, da quanto riportato dalla stampa si nota una certa apertura da parte del presidente dell’ente, Zaccaria Spina, che dice: «Ad oggi unitamente a tutta l’amministrazione ci dichiariamo pronti a recepire ogni atto giuridicamente valido, e da qualsiasi parte provenga, teso alla risoluzione della problematica».
Un provvedimento tampone, certo, che però va letto nella possibilità di riaprire un tavolo di concertazione tra le parti sociali. Non si dimentichi che in piedi c’è anche il cosiddetto patto di solidarietà. Intanto vi proponiamo stralci della nota inviata dall’ente agli organi di stampa.



Importanti provvedimenti quelli decisi dalla Giunta della Comunità Montana del Fortore nell’ultima seduta di martedì 14 dicembre, svoltasi alla presenza, come ormai è consuetudine, dei presidenti di Commissioni consiliari. Sono stati adottati e deliberati gli atti che consentono la liquidazione degli stipendi arretrati di tutte le unità dipendenti e operaie dei vari settori della forestazione, in modo da tamponare almeno provvisoriamente, alle gravi carenze con cui l’ente fortorino è stato costretto economicamente a convivere.
Oltre a ciò, nei provvedimenti di Giunta, si è deciso di liquidare anche lo stipendio del mese di dicembre 2010 (l’unica mensilità che allo stato non è ancora oggetto di contenzioso) nonché della tredicesima mensilità ai dipendenti che sono stati destinatari della messa in mobilità, ed anche di pagare una mensilità e le giornate residue agli operai Noc e del consolidamento dei suoli erosi.
«Con grande senso di responsabilità – afferma Salvatore Brancaccio, presidente della Commissione bilancio, affari legali e personale – e di rilancio delle azione e della prospettiva politica, anche sulla scorta e rassicurazioni di provvedimenti regionali a vararsi, è stata data prova effettiva e concreta di saper rilanciare con i fatti alla grave situazione di crisi economica (causata dal ritardo e dalla mancata assegnazione dei fondi) che per forza di cose ha anche costretto l’organo dirigente della Comunità ad assumere nel settore del personale decisioni così drastiche».
Insomma, la soddisfazione di aver potuto adottare un provvedimento tampone, che consentisse una soluzione economica in materia di personale dipendente con il pagamento degli stipendi a tutti gli operai è anche motivo di orgoglio per chi è chiamato a reggere la presidenza dell’ente fortorino.

mercoledì 15 dicembre 2010

Baselice: approvato il contratto per i lavoratori comunali valevole per l'anno 2010


La segreteria provinciale della UIL di Benevento comunica che presso il comune di Baselice è stato approvato il contratto collettivo decentrato integrativo per i lavoratori valevole per l’anno 2010.
Presenti per la parte pubblica l’assessore al personale Salvatore Brancaccio ed il componente dello staff del sindaco Francesco Delli Veneri; per la parte sindacale Antonio Pagliuca e Luigi Brunetti della UIL FPL, oltre ai rappresentanti delle altre sigle sindacali.
Il segretario responsabile della UIL FPL di Benevento, Antonio Pagliuca, a margine della riunione ha dichiarato: “Il contratto integrativo sottoscritto è certamente un buon accordo che mira a migliorare i servizi resi ai cittadini ed apprezzare la professionalità dei lavoratori. Ora però l’assessore Brancaccio ed il consulente Delli Veneri dovranno al più presto, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010, provvedere a liquidare il saldo a favore dei lavoratori, pena l’impossibilità di spendere anche per il 2011 la cifra pattuita di euro 38.700,00”.

www.ntr24.tv

martedì 14 dicembre 2010

Il progetto GP Wind entra nel vivo e sbarca in Italia


Entra nella fase operativa il GP Wind - Good practice in reconciling offshore and onshore wind energy with environmental objectives, il progetto che mira a favorire lo sviluppo dell'energia eolica. In Italia studierà il caso del parco eolico del Fortore

Entra nel vivo il progetto "GP Wind-Good practice in reconciling offshore and onshore wind energy with environmental objectives". Sono stati infatti presentati il logo ufficiale ed il sito web (www.project-gpwind.eu), sotto la direzione del l'Asea che dovrà guidare altri sedici partner di otto nazioni dell'Unione Europea. Il progetto toccherà direttamente anche l’Italia, soprattutto per un progetto in particolare: quello del parco eolico del Fortore, in Campania.

Il GP Wind si concretizzerà in un'analisi dei fattori che rappresentano un ostacolo alla diffusione dell'energia eolica e nell’individuazione delle strategie più adeguate per alimentare questo settore. Questa fase dell'implementazione progettuale prevede il coinvolgimento delle realtà locali, una delle quali sarà in Italia, più precisamente nel Fortore che ospita già diversi parchi eolici e che vedrà l’arrivo di uno dei maggiori parchi eolici d’Europa.

www.zeroemission.tv

lunedì 13 dicembre 2010

La P3 e il Sannio


Sarà presentato a Benevento il prossimo 20 dicembre, alle ore 16,30 presso la Biblioteca Provinciale al Corso Garibaldi, il libro “P3 – Analisi, documenti, biografie della nuova piovra che pretende di governare l’Italia” di Giusy Arena e Filippo Barone, edito da Editori Riuniti.

Ripercorrendo connessioni inesplorate tra i protagonisti dell’inchiesta Insider (Marcello Dell’Utri, Denis Verdini, Flavio Carboni e molti altri) e sviscerando tutte le carte processuali, la P3 si presenta come un vero e proprio sistema di potere, con la sua storia, i suoi metodi, i suoi capi e i suoi manovali.

Giusy Arena e Filippo Barone, giornalisti, negli ultimi anni hanno realizzato a quattro mani inchieste per Rainews24 di Roberto Morrione e per Report di Milena Gabanelli. Dal 2006 lavorano con Michele Santoro nella redazione di Annozero. Hanno scritto per i tipi di Editori Riuniti Gianni Letta. Una biografia non autorizzata.

Alla presentazione del libro organizzata dalla associazione Altrabenevento, con il patrocinio della Provincia di Benevento, interverranno Rita Pennarola, condirettore de “La Voce delle voci – Voce della Campania” e l’autore Filippo Barone. Seguirà il dibattito con il pubblico su: “La P3 e il Sannio”.

venerdì 10 dicembre 2010

"Mangiamoci la mafia"


Domenica prossima, alle 19.30, nell’ambito del Mercatino di Natale in piazza Antonio Iannelli, al megaparcheggio di Benevento si terrà l’iniziativa ‘Mangiamoci la Mafia’ degustazione gratuita di prodotti di Libera Terra, il marchio che contraddistingue le produzioni delle cooperative che producono le materie prime su terre confiscate alla criminalità organizzata. L’iniziativa è stata organizzata da Libera – Associazione, nomi e numeri contro le mafie – dedita, come noto, a sollecitare e coordinare la società civile contro tutte le mafie e favorire la creazione e lo sviluppo di una comunità alternativa alle organizzazioni criminali.
La serata sarà allietata da un gruppo folkloristico con canti e balli di “pizzica” tipici della tradizione popolare meridionale.
Insomma una serata all’insegna del divertimento e della buona cucina. Dalle terre liberate dalla mafia, la pasta di Libera con il sapore della legalità, del riscatto, della libertà.

giovedì 9 dicembre 2010

Baselice, il nuovo statuto comunale

Il consiglio comunale di Baselice (foto di repertorio) ha approvato nei giorni scorsi il nuovo statuto comunale (composto da 84 articoli). Tra le principali novità introdotte (all’articolo 46) c’è la nomina degli assessori esterni e l’attribuzione di deleghe ai consiglieri (su questo punto la minoranza ha votato contro, mentre si è astenuta sul resto). Il sindaco, Domenico Canonico, dopo aver esposto sul lavoro svolto in commissione ha passato la parola all’assessore con Delega allo statuto e ai regolamenti, Salvatore Brancaccio. «Le modifiche – ha detto – sono state fatte anche con la collaborazione della minoranza, dalla quale abbiamo recepito alcune proposte e suggerimenti. Anche se la discussione si è incentrata sulla loro contrarietà ad introdurre i poteri di delega e di provvedere alla nomina di assessori esterni». Oltre al referendum popolare e ad una nuova disciplina sui compiti e mansioni del personale, nella nuova carta c’è anche l’istituzione degli organi finanziari dell’ente (il revisore dei conti, la tesoreria comunale, eccetera), il consiglio comunale dei ragazzi e il riconoscimento di associazioni volontarie come la Misericordia. «Insomma – conclude Brancaccio – è stato fatto un ottimo lavoro per mettere il nostro Comune a passo con i tempi e per dotarlo di uno strumento che consentisse una maggiore partecipazione nella gestione della cosa pubblica e una maggiore sburocratizzazione di tutto ciò che per la comunità è una materia poco malleabile». Va ricordato, infine, che l’apposita commissione di lavoro era composta da tre consiglieri. Lo stesso Brancaccio e Michele del Vecchio per la maggioranza, e da Annamaria Ricci per la minoranza.

martedì 7 dicembre 2010

Il dibattito sull'acqua


Ieri, presso Villa dei Papi, si è svolto il Convegno Internazionale “Risorsa Acqua: un bene non infinito”, primo evento nel calendario di attività di comunicazione CARAVAN 2.0: IN VIAGGIO CON L’ACQUA, che ha visto come promotore la Provincia. La professoressa Eugenia Aloj dell’università del Sannio, ideatrice dell’incontro, ha aperto i lavori.

La risorsa acqua come bene da tutelare per la salvaguardia della vita, è stato il filo rosso delle relazioni, che hanno visto protagonisti due professori dell’università di Granada Antonio Gómez García ed Elena Espigares Rodríguez della facoltà di medicina. Le conoscenze attuali indicano che il rischio dell'acqua per la salute è legato sia alla qualità che alla quantità, infatti i professori spagnoli hanno effettuato uno studio descrittivo sulla incidenza della legionella in Spagna durante il periodo 2000-2005, considerando i casi di origine professionale e una serie di variabili come la stagionalità, gruppo professionale, settore industriale, area geografica...

Lo stato di salute delle nostre acque e dei fiumi, in particolare, è stato ampliamente argomentato poi da Ferdinando Fuschetti del Corpo Forestale dello Stato, che ha evidenziato come la legislazione italiana sia molto evoluta per quanto riguarda la tutela delle acque, ma allo stesso come sia difficile procurarsi gli strumenti operativi per attuare la legge.

Ad integrare l’argomento è intervenuto Pengue dell’Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno che ha realizzato e ha in corso studi per realizzare piani straordinari per il rischio idrogeologico attraverso reti di monitoraggio per una maggiore conoscenza dello stato quali – quantitativo della risorsa idrica e progetti per la valorizzazione di aree di particolare interesse e potenzialità ambientale in sinergia con la Provincia di Benevento.

Il presidente Parco Regionale del Partenio, Sabino Aquino, ha sottolineato come l’inquinamento e il sovra-sfruttamento siano i rischi più pericolosi per i nostri bacini idrici. La professoressa Aloj ha poi trattato il tema della sostenibilità individuando in termini scientifico-comportamentali quali possono essere i percorsi da compiere per ridurre l’impatto dell’uomo sul pianeta.

Nella seconda sessione il prof Giuseppe Scialla dell’università Parthenope ha affrontato, in modo specifico, il problema quantitativo insito nel raffronto fra la disponibilità di acqua giornaliera pro capite (più di 30.000 litri) e i fabbisogni imposti dalle tipologie di economie con cui si interfaccia.

Infine Mariagrazia De Castro e Anna Zollo dell’Associazione Interregionale IPSAPASUD, hanno presentato i risultati della Conference Online Klima2010/Climate2010. Il dato più interessante è stato il un monitoraggio su un campione di giovani che ha dimostrato come educare le nuove generazioni ad un uso sostenibile dell’acqua significhi educare allo sviluppo sostenibile.

lunedì 6 dicembre 2010

In difesa della sanità pubblica


Le diverse questioni che hanno caratterizzato l’andamento generale in tema di scelte politiche gestionali attuate dai governi regionali, sin qui succedutesi, per quanto attiene a specifiche questioni di cui in primis vi è il problema rifiuti e la tutela dell’ambiente, non sono difformi dai provvedimenti, ora varati dall’amministrazione Caldoro, per quanto attiene la sanità pubblica.

Con questi provvedimenti emanati, in tema sanità - nascondendosi dietro il dito rispetto al complesso problema ritenendo i provvedimenti urgenti ed indifferibili atti a risanare i debiti prodotti -, concretamente si interviene con la scure creando ancor di più disorganizzazione poiché essi tendono a: taglio posti letti; introduzione ticket sulle prestazioni, aumento del 100% del codice bianco in caso di ricorso al Pronto soccorso, chiusure di molti ospedali, taglio di servizi essenziali, soppressione di 2400 posti letto; le cui le nefaste conseguenze ricadono, solo ed esclusivamente, sui ceti popolari, in particolare sui lavoratori e pensionati.

A fronte di ciò nel nostro ambito provinciale, così come in tutta la regione Campania, abbiamo costituiti i comitati provinciali a difesa della sanità pubblica e che il primo obiettivo, attraverso una petizione popolare, è il ritiro di tutti i provvedimenti emanati atteso che essi non fanno altro che smantellare la sanità pubblica in favore di quella privata.

A sostegno di tale iniziativa si sono definiti momenti di condivisione di piazza allestendo dei banchetti informativi e di raccolta adesioni.
Saremo in piazza: mercoledì 8 dicembre ore 9-13 e 17-19 Piazza Matteotti (Santa Sofia).

Comitato provinciale in difesa della sanità pubblica in Campania

venerdì 3 dicembre 2010

Caravan 2.0: in viaggio con l’acqua

Andare incontro ai problemi seri del nostro pianeta significa affrontare i cambiamenti con una strategia che tenga conto degli interessi collettivi, in una prospettiva temporale a lungo termine. La soluzione immediata non esiste e la sopravvivenza delle future generazioni richiede un impegno rivolto in varie direzioni, ma che abbiano un unico fine: vale a dire verso l’acquisizione di una coscienza di preservazione e di rispetto per l’ambiente.

L’approccio verso questa tematica deve tenere conto che l’individuo va considerato un soggetto attivo e che la comunità diventa lo spazio ideale e reale della partecipazione e del cambiamento. Nel 2010 l’assessorato all’ambiente e l’assessorato all’istruzione della provincia di Benevento, hanno realizzato una campagna di comunicazione per ridurre il consumo di bottiglie di plastica, puntando sulla partecipazione attiva degli studenti, in particolare, e ha sperimentato l’installazione dei naturizzatori in 10 istituti superiori della provincia di Benevento. Scegliendo una modalità di comunicazione attiva e interattiva, la sensibilizzazione dei cittadini si è realizzata attraverso azioni concrete e condivise che hanno potuto accrescere concretamente la coscienza ambientale delle diverse categorie sociali.

Il progetto acqua 2.0, iniziato a marzo di quest’anno, proseguirà con la realizzazione di una serie di iniziative che punteranno al massimo coinvolgimento del territorio che sarà attraversato dal CARAVAN 2.0, appunto il camper dell’assessorato all’istruzione che fermerà nei diversi istituti della provincia di Benevento per informare e formare sul tema dell’acqua e dell’ambiente in generale.

giovedì 2 dicembre 2010

Psaut di San Bartolomeo, che fine ha fatto?


Vincenzo Sangregorio*

Il primo dicembre è arrivato e del PSAUT non abbiamo ricevuto più notizie (ufficiali)! Nel frattempo, anche il direttore del (ex) Distretto sanitario di San Bartolomeo in Galdo, Domenico Iuliano, è andato in pensione, rimarrà solo il direttore del (ex) Distretto sanitario di Morcone, dott. Mastrocinque. Un’altra battaglia intrapresa dal popolo di San Bartolomeo in Galdo (vedi manifestazione del 19 novembre 2009 contro la soppressione del Distretto di San Bartolomeo in Galdo e l’accorpamento con quello di Morcone): il Distretto di San Bartolomeo è stato accorpato con quello di Morcone, contro la volontà dell’assemblea dei sindaci, tenuta a Benevento il 19 novembre 2009, che, all’unanimità votò contro.

L’unica cosa che mi meraviglia, a questo punto, è come mai ancora non si è pensato di riaprire la discarica di Serra Pastore di San Bartolomeo in Galdo per risolvere l’ennesima emergenza rifiuti in Campania! Ma, forse, è solo questione di giorni…

Le vie istituzionali non funzionano, alla mobilitazione popolare si fa orecchie da mercante: cosa deve fare il popolo della Valfortore per far sentire la propria voce?

*sindaco di San Bartolomeo

mercoledì 1 dicembre 2010

Fortorina, militari visitano il cantiere

Una delegazione di volontari in ferma prefissata per un anno del Comando Militare Esercito 'Campania' ha visitato oggi (l’altro ieri per chi legge) il cantiere dei lavori della nuova variante alla strada statale 212 'Pietrelcina-San Marco dei Cavoti', a Benevento, relativo all'appalto di circa 140 milioni di euro per 15,5 km.

A ricevere la delegazione dei militari, nei pressi del comune di Pietrelcina, erano presenti il Capo Compartimento Anas della Campania, Francesco Caporaso, il Dirigente dell'Area Tecnica Esercizio Anas della Campania, Nicola Nocera, il direttore dei Lavori, Luigi Mupo, il dirigente dell'Area Tecnica Nuove Costruzioni Anas Campania, Renato Maria Giampaolino, il direttore tecnico dell'impresa appaltatrice Mauro Nanni e il rappresentante legale dell'impresa Rillo Costruzioni.

Durante la vista sono state illustrate le varie fasi lavorative del cantiere. Sono stati visitati sia i tratti in rilevato stradale e gli svincoli sfalsati relativi ai primi 4 km del tracciato (lato Pietrelcina) che gli imbocchi della prima delle quattro gallerie, denominata Cerzone e, gli scavi della stessa galleria naturale. Inoltre, e' stato visitato il viadotto Tammaro I e II lungo circa 1.300 metri in acciaio corten e calcestruzzo, con campata centrale sul fiume Tammaro di 88 metri e pile alte 26 metri. Infine, sono stati mostrati i mezzi operativi con i quali l'Anas affronta le emergenze invernali.

www.epicentrobenevento.it

martedì 30 novembre 2010

Il Fortore e Marte


Mentre la Puglia stanzia 12 milioni di euro per la manutenzione del fiume Fortore (per il tratto che le compete), la Provincia di Benevento dimentica che questo corso d’acqua nasce nel suo territorio e lo percorre per diversi chilometri. Infatti, nei giorni scorsi un tavolo tecnico ha discusso dei cosiddetti Contratti di fiume (strumento in cui i criteri valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale).
Evidentemente il Fortore e i suoi affluenti (non dimentichiamo lo straripamento proprio di questi giorni del Cervaro, vedi foto) non hanno un «valore sociale» al di là del Casone Cocca.

Il tavolo Tecnico era stato convocato – si legge in una nota – per migliorare lo stato ecologico complessivo dei corsi d'acqua, in maniera negoziale con gli altri principali obiettivi in gioco: riduzione del rischio idrogeologico, valorizzazione della risorsa idrica per gli usi antropici, fruizione del corso d'acqua e gli altri obiettivi di carattere ambientale e territoriale che emergeranno durante il percorso. Inoltre, obiettivo di tali misure è individuare pratiche positive di partecipazione dei cittadini e delle associazioni, rispetto alla gestione dell'acqua a livello locale, in base ai principi di democrazia partecipata.

Ma per una parte di questa provincia questi diritti non esistono. Da tempo chiediamo qual è lo stato di salute del Fortore (soprattutto dopo l’annuncio che nelle sue acque è stato trovato il batterio della salmonella), ma le istituzioni tacciono.
Si è parlato poi dei «gravi problemi inerenti la manutenzione dei corsi d'acqua dell'intero territorio provinciale», ma intanto i progetti discussi «riguardano la manutenzione delle aste fluviali dei fiumi Calore, Sabato-Tammaro e Isclero».
E il Fortore? E’ un fiume del pianeta Marte.

lunedì 29 novembre 2010

GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER L'ACQUA PUBBLICA. MORATORIA SUBITO!


Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell’acqua.Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto un’imprescindibile questione di democrazia: sulla gestione di un bene fondamentale per la vita. Questa importante decisione non può essere delegata ad alcuno, ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum.

Per questo, per non tradire la fiducia e le aspettative della popolazione, chiediamo la MORATORIA: un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla “legge Ronchi”.

Per riaffermare l'acqua come bene comune con una gestione pubblica e partecipata... VI ASPETTIAMO IN PIAZZA! Ore 17:30 appuntamento in Piazza Pepe a Campobasso, sotto la prefettura, per consegnare al Prefetto l'appello per la moratoria. Stand informativi e animazione, musica e creazione di graffiti e una scultura estemporanea il cui tema è l'acqua bene comune.

venerdì 26 novembre 2010

Baselice, domani consiglio comunale


Il consiglio comunale di Baselice si riunirà domani mattina, alle ore 10.30, per trattare i sueguenti punti all'ordine del giorno.
Provvedimenti per le strade provinciali ex ss 369 (San Bartolomeo) e ss 17 (Amborchia). Patto tra i sindaci locali per un protocollo sulle politiche energetiche. Proposta del gruppo di minoranza per il regolamento dell'accesso agli atti. Aprrovazione del nuovo statuto comunale. Approvazione schema convenzione per progetto Poin energie rinnovabili-risparmio energetico. Approvazione contributo assistenziale. E infine interrogazione consiliare della minoranza.

giovedì 25 novembre 2010

Discarica di Sant'Arcangelo e i colori del cinema

Nell’ambito della rassegna "I colori del cinema, rassegna della biodiversità e della coesione sociale", venerdì 26 novembre alle 20,30, presso la libreria Masone Alisei di Benevento, Bmagazine e Codisam, comitato difesa salute e ambiente di Sant’Arcangelo Trimonte, proietteranno alcuni video di loro produzione.

Interverranno Emilio Fabozzi, fondatore di Bmagazine, Alessio Masone (Art’Empori) su "Le pratiche partecipate per un giornalismo responsabile". Seguirà la proiezione dei video: "Lungo Sabato Boulevard. Un'opera finita e dimenticata" e "Luci, voci e camion dalla discarica di Sant'Arcangelo Trimonte" di Alessandro Paolo Lombardo, Alessandro Caporaso, Luigi Furno ed Emy Martignetti.

La seconda parte della serata, dedicata all’emergenza rifiuti, prevede un’introduzione di Nicola Colangelo (Codisam di Sant’Arcangelo Trimonte). Seguirà la proiezione di un video che testimonia il percolato prodotto dalla discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. A concludere il dibattito con un intervento su "La provincializzazione dei rifiuti", Maria Pia Cutillo, referente per i rifiuti della Rete Arcobaleno.

A conclusione dell'evento ci sarà un aperitivo con prodotti del territorio e con stoviglie ecocompatibili.

mercoledì 24 novembre 2010

Baselice, in arrivo i fondi per la sicurezza delle scuole

Tra i comuni ammessi ai fondi per gli interventi Cipe c'è anche Baselice.
In base infatti a tale delibera 15 sono i Comuni della provincia di Benevento ammessi al finanziamento per la messa in sicurezza, prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali degli edifici scolastici.

In particolare gli interventi ammessi riguardano i Comuni di:
Frasso Telesino per un importo di 500.000 euro; Ceppaloni - fraz Beltiglio (591.000 euro) e fraz. S Giovanni (400.000 euro); S.Bartolomeo in Galdo per un importo (615.000 euro); Baselice (350.000 euro); Bonea (540.000 euro); Limatola (590.000 euro); S Leucio del Sannio (320.000 euro); Fragneto Monforte (469.000 euro); Airola (400.000 euro); Buonalbergo (309.000 euro); Reino (318.000 euro); Tocco Caudio (515.000 euro); Castelpoto (336.000 euro); Cusano Mutri (427.000 euro); Telese Terme (485.000 euro).

martedì 23 novembre 2010

Baselice e il suo lardo

Ammetto la mia ignoranza. Non sapevo che il lardo di Baselice fosse così famoso. Per questo postiamo stralci di un articolo apparso ieri sul «Corriere del Mezzogiorno» in cui si parla proprio del nostro lardo.

Ecco il titolo del pezzo: «Il foro dei baroni», formula D'Addio: una cucina d’autore a prezzi da trattoria-Alta qualità ma prezzi bassi, così lo chef sannita sfida la crisi.

BENEVENTO - Chi è un critico gastronomico? Secondo Gualtiero Marchesi è uno che dice di sapere la strada, ma non sa guidare. Io invece so guidare, ma sbaglio continuamente strada. Non quando sono diretto a Puglianello, però: al «Foro dei Baroni» vado infatti con regolarità dal 2003, anno dell’apertura, e non ne sono mai tornato deluso. Men che mai questa volta, e dire che alcune notizie — il fatto che l’elegante locale-madre (ora aperto solo su prenotazione) fosse stato abbandonato per il meno ambizioso spazio adiacente, la scelta di affiancare al servizio ristorante anche quello pizzeria — mi avevano fatto temere che il titolare e chef, Raffaele D’Addio, avesse deciso di ridimensionare le legittime ambizioni per adottare il basso profilo dei tempi di crisi. Tranquilli: il 31enne ex allievo di Colonna ha solo cambiato l’involucro e rinunciato ad alcune bellurie accessorie, ma la cucina si conferma tra le più accurate; i piatti non scendono di un millimetro rispetto alla qualità d’un tempo, anzi adesso il «Foro» (squadra nuova e motivata, Luigi Carbone sous-chef e Vincenzo Esposito ai tavoli) è la plastica dimostrazione che per assaporare una cucina d’autore a prezzi da trattoria non è indispensabile arrivare fino a Cornaredo, da Davide Oldani.

Qui il menu degustazione costa 25 euro, e alla carta, scegliendo i piatti più cari, non si superano i 39. Risultato? Locale sempre pieno, e la democratica convivenza tra coppie gourmet e tavolate di pazzi per la pizza è ventata d’aria fresca in una ristorazione di rango che altrove s’avvita nell’autoreferenzialità senza prenotazioni. Tra le note negative, i troppi televisori disseminati in sala: ma, a richiesta, quello più vicino ve lo spengono. Così potete gustare con la dovuta calma le preparazioni dello chef, immortalate in un menu con copertina ricavata da tela per i quadri: l’artista vi elenca innanzitutto i tre antipasti «cucinati». Uno lo conosciamo bene (crema di patate e pancotto con cime di rapa), dunque ci dedichiamo con fondato entusiasmo agli altri due: coniglio (Puglianello) porchettato (mousse di lardo di Baselice) accompagnato a deliziosa zuppetta con i fagioli (Gioia Sannitica) detti «di cera» per l’aspetto lucido; e filetto di maiale croccante, squisita emulsione di senape e chutney di annurca e pera (…).

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

lunedì 22 novembre 2010

La Campania e la (in)sanità pubblica

Oltre alla mai risolta vicenda dei rifiuti, il centrodestra ha vinto le elezioni in Campania anche grazie al disastro sanità. Ma una volta al governo come cerca di risolvere il problema la giunta Caldoro? Semplice. Mettendo i ticket sulle prestazioni, tagliando i servizi essenziali, aumentando del 100 per cento il cosiddetto codice bianco per il pronto soccorso, chiudendo gli ospedali e sopprimendo i posti letto. Tutto a sfavore dei cittadini. Con 2400 posti in meno, infatti, molti pazienti dovranno rivolgersi ai privati per ricoverarsi. Per i più ricchi non c’è problema, per i più deboli la solita fila di attesa oppure rinunciare addirittura alla prestazione sanitaria. Lo chiamano “piano di rientro”, ma sarebbe meglio chiamarlo piano di smantellamento della sanità pubblica.

Per questo sabato scorso a Benevento c’è stato un incontro pubblico per la costituzione di un Comitato provinciale che farà parte di quello più ampio di difesa della sanità pubblica.
«Il tutto – scrive in una nota l’Unione sindacale di base provinciale – senza nessun controllo democratico della spesa e della qualità del servizio da parte dei cittadini che, inermi e passivi, dovrebbero mettere mano alla tasca e accettare un piano di risanamento realizzato dagli stessi burocrati e politici che hanno portato al disastro della sanità campana».

Inoltre, l’Usb si è fatta promotrice di un’iniziativa regionale che, attraverso la creazione di comitati provinciali mira a raccogliere 100.000 firme per una petizione popolare.

p.s. Tra gli ospedali chiusi c'è anche quello di San Bartolomeo in Galdo. Un ospedale che non è mai stato aperto, ma che la Regione ha deciso di chiudere per sempre (sic!).

venerdì 19 novembre 2010

Il Cipe sblocca i fondi: cantieri per 21 mld, al Sud solo l’1%

La solita storia: tanto al Nord, poco o nulla al Sud. Il Cipe ha sbloccato i fondi per avviare i cantieri di grandi opere per un valore di 21 miliardi di euro, cifra che si riferisce al valore delle opere stesse. Si va dalla Torino-Lione al Mose di Venezia, dal Brennero alla Milano-Genova. Il Comitato Interministariale per la programmazione economica, inoltre, ha sbloccato 785 milioni per la ricerca industriale e 100 milioni per il comparto agroalimentare. Cifre importanti, ma al Sud andranno solo le briciole. Il Meridione, infatti, beneficierà solo dell’1% dei 21 miliardi di euro, circa 200 milioni. Tra gli interventi previsti la piastra logistica di Taranto e l’adeguamento dell’area ferroviaria metropolitana di Bari.

Esulta il leghista Castelli per il Nord che ha fatto il pieno, felice il ministro Sacconi che parla di opere importanti per il Veneto. Il Sud, invece, resta a bocca asciutta e si aprono le polemiche. Sergio D’Antoni, esponente del Pd, dice: “siamo alle solite, di fatto il Mezzogiorno è stato cancellato dal piano”. Secondo l’ex sindacalista, inoltre, ”non e’ certo con il disco rotto del piano Sud che il governo riuscira’ a nascondere questo ennesimo ennesimo sfregio. Neppure il rapido sfaldarsi del sistema di potere berlusconiano – prosegue – sembra indebolire l’asse di ferro tra Bossi e Tremonti, che in questi tre anni si e’ meritato la promozione della Lega a ministro della sottrazione delle risorse al Sud. I risultati di questa impostazione che spezza l’Italia e danneggia tutto il paese, a cominciare dal Nord, li ha dati oggi l’Ocse, parlando di ripresa incerta e diseguale. I cittadini sapranno giudicare”.

www.ilsud.eu

Baselice e l'Extreme trophy challenge


Con la settima ed l'ultima tappa svoltasi il 13 e 14 novembre a Baselice (Benevento), si è concluso il Campionato nazionale italiano 2010 XTC Extreme Trophy Challenge - Categoria speciali organizzato dalla Federazione italiana fuoristrada che ha visto l'affermazione nella classifica generale del Team di Alife (CE) Santagata auto & fuoristrada by Teknoauto 4x4, composto dall'equipaggio Santagata Alberto pilota e Bottone Fabio/Michel Langellotti navigatori su macchina Proto 2 Teknoauto 4x4.
Il campionato italiano si è sviluppato attraverso le tappe svoltesi a: 1^ tappa Colle S. Bartolomeo (Imperia) 2^ tappa Bolotana (Nuoro) 3^ tappa Bastia (Corsica) 4^ tappa Attimis (Udine) 5^ tappa Macelletto (Rieti) 6^ tappa Varsi (Parma) 7^ tappa Baselice (Benevento)
Il Team Santagata ha conquistato il titolo di Campione Italiano ottenendo le vittorie nelle tappe di Bastia, in Corsica, Varsi (PR) e Baselice (BN), il 2^ posto nella tappa di Attimis (UD) e piazzamenti utili nelle altre tappe.
L'Extreme Trophy Challenge by FIF è una specialità, nella quale la capacità di superare le asperità naturali presenti su percorsi in fuoristrada, costituisce la base dei risultati.
In questa manifestazione il navigatore assume una particolare rilevanza e gli equipaggi possono utilizzare una serie di elementi accessori alla vettura, da utilizzare con tecnica e perizia, al fine di raggiungere il risultato prefisso.
Lo scopo finale delle manifestazioni Extreme Trophy Challenge è quello di istruire, migliorare ed affinare la guida in fuoristrada e la tecnica di utilizzo degli accessori.

Il trofeo Extreme Trophy Challenge 2010 prevedeva tre classi di merito: Veicoli di Serie, Veicoli Preparati e Veicoli Speciali, per ognuna delle classi è stata stilata una specifica classifica. Il Team Santagata ha trionfato nella serie Veicoli Speciali con il veicolo-prototipo Proto 2 Teknoauto 4x4, realizzato da Alberto Santagata in collaborazione con Ditte specializzate del settore e frutto della sua passione per il "fuoristrada" e della esperienza decennale acquisita profondendo grande impegno e risorse.

Dati, foto, video, classifiche ufficiali e notizie riferite alla manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale della Federazione Italiana Fuoristrada www.fif4x4.it/, sul sito del campionato www.xtc4x4.it e su facebook alla pagina "Alberto Santagata".

giovedì 18 novembre 2010

Giornalisti minacciati. La professione sotto attacco


Il preoccupante e dilagante fenomeno della censura violenta che viene imposta ai giornalisti con minacce, intimidazioni, danneggiamenti, intrusioni, ed anche azioni giudiziarie pretestuose che ostacolano e limitano la libertà di cronaca, sarà al centro del convegno “Giornalisti minacciati. La professione sotto attacco” in programma a Benevento sabato 20 novembre alle ore 10.45, presso l’auditorium del liceo classico “Pietro Giannone” di Benevento.

Nel corso del convegno, che sarà aperto alla partecipazione del pubblico, verrà anche presentato il secondo rapporto di “Ossigeno per l’informazione”, osservatorio sui cronisti sotto scorta e sulle notizie oscurate con la violenza promosso dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana e dall’Ordine dei Giornalisti, dal quale emerge che nell’ultimo anno sono addirittura raddoppiate le minacce a giornalisti italiani.

All’incontro, organizzato dall’associazione Sanniopress Onlus e dal Sindacato Giornalisti della Campania con il patrocinio della Provincia di Benevento e dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, interverranno il direttore di “Ossigeno per l’informazione”, Alberto Spampinato, il presidente della FNSI, Roberto Natale, il presidente dell’Assostampa Campania, Vincenzo Colimoro, il vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Mimmo Falco, e il presidente dell’Assostampa Sannita, Giovanni Fuccio. Il programma prevede, inoltre, le testimonianze dei giornalisti “minacciati” Rosaria Capacchione, Arnaldo Capezzuto e Alessandro Migliaccio e il saluto del presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, del vicesindaco di Benevento, Raffaele Del Vecchio, e della preside del liceo classico “Pietro Giannone”, Maria Felicia Crisci. I lavori saranno moderati dal giornalista Billy Nuzzolillo, presidente dell’associazione Sanniopress Onlus.

mercoledì 17 novembre 2010

Wine write: scrivere e descrivere l'aglianico e il suo territorio


L'identità di un territorio si esprime soprattutto nelle sue produzioni che, adeguatamente valorizzate e comunicate, possono avere un’incidenza significativa sull’intero processo economico di un’area. Il prodotto vino di qualità, legato ad una grande tradizione storica, quella del Taburno e la sua Doc, e alla storia associativa dei produttori di Aglianico rappresenta una delle realtà più importanti del comparto vitivinicolo campano, sollecitando l’attenzione del mondo produttivo e di quello dei media nazionali. Esaminare in maniera specifica le strategie di posizionamento e di branding di una filiera vitivinicola, è un'iniziativa particolarmente complessa che i produttori associati hanno scelto di affidare agli esperti del settore, protagonisti dell’ incontro-confronto sui temi della comunicazione enologica che si terrà presso la Scuola del Gusto a Torrecuso il prossimo 10 dicembre.

Le nuove tecniche di commercializzazione e di comunicazione, sono argomento di grande attualità in questo momento di crisi generale e gli operatori vitivinicoli, quotidianamente incontrano la difficoltà di attivare nuovi meccanismi che possano rilanciare l’Aglianico, in particolare, insieme gli altri vitigni autoctoni dell’area del Taburno. “Partire dalla comunicazione e da un coinvolgimento dei tecnici del settore, ci è sembrata la scelta più significativa per dare risposte concrete ai nostri associati e, allo stesso tempo, dotarli di strumenti utili per la crescita individuale e collettiva”, afferma la presidente dell’associazione Patrizia Iannella. “Questo è realismo in purezza…questo vuol dire guardare al futuro” direbbe Antonio Albanese, ma questa è veramente una buona notizia che ci viene dal paese reale.

martedì 16 novembre 2010

Tarsu a Baselice, "pagare meno, pagare tutti"


Tassa sui rifiuti. Ne ha parlato sabato scorso il sindaco di Baselice, Domenico Canonico, all’assemblea pubblica tenuta presso la palestra comunale di Borgo Oliveto. «Per quest’anno – chiarisce – non abbiamo aumentato il tributo ai cittadini. Settantacinque centesimi per metro quadro si pagava prima della raccolta differenziata e la stessa cifra si pagherà ora». Anche se ci tiene a precisare che un piccolo aumento ci sarà solo per le attività produttive. «Anche perché – spiega il primo cittadino – non mi sembra giusto che chi produce una mole di rifiuti maggiore di un normale cittadino, paghi quanto quest’ultimo». Tuttavia, per i commercianti l’aumento sarà appena del 20 per cento.

Così come per le normali abitazioni si pagherà in base agli effettivi metri quadrati posseduti. «Sarà l’ufficio tributi – dice –, tramite il catasto metrico, a stabilire quanto ognuno deve pagare realmente». Tutto ciò perché dal 20 aprile per legge ogni Comune deve pareggiare i conti della raccolta.
L’ente infatti dal primo marzo ha avviato il “porta a porta”. E un aumento dei costi c’è stato soprattutto dopo il sequestro del sito di compostaggio di Molinara, per cui il Comune è stato costretto a trasportare il cosiddetto umido a Montagano, in Molise, con un aumento del 43 per cento, da 88 euro a 126 euro a tonnellata. Inoltre, c’è stato un aumento del 25 per cento anche per trasportare l’indifferenziata allo Stir di Casalduni.

«Nonostante tutto – ripete il sindaco – abbiamo fatto degli sforzi enormi per non aumentare la tassa sui rifiuti. Poiché il nostro slogan è pagare meno pagare tutti». Infatti, ci sarà una riduzione del 30 per cento per le persone in difficoltà economiche, per gli emigranti, per le giovani coppie, per gli anziani eccetera. Mentre la riduzione arriverà al 50 per cento per i residenti all’estero. Per chi invece riuscirà a smaltire in proprio “l’umido” lo sconto sarà del 30 per cento. Chiunque vuole conoscere meglio a quali sgravi ha diritto potrà rivolgersi al Comune oppure al punto di ascolto di piazza Umberto I.

Da parte sua l’assessore all’Ecologia, Salvatore Brancaccio, si è detto soddisfatto di aver raggiunto il 60 per cento nella raccolta differenziata, ma bisogna impegnarsi ancora per correggere qualche disfunzione. «Abbiamo iniziato – afferma – solo a marzo di quest’anno e grazie alla collaborazione della popolazione abbiamo raggiunto questo incredibile risultato che ci vede tra i primi nel Fortore. Tuttavia, ancora c’è qualcuno che si ostina a non fare bene la differenziata e a non rispettare le scadenze del calendario. Mi appello a costoro a collaborare con l’amministrazione affinché si migliori il servizio. Perché se nei siti di smaltimento arriva di tutto, questi ce li rimandano indietro con conseguente aumentano dei costi».

lunedì 15 novembre 2010

Le dame e il cavaliere








Regia di Franco Fracassi, proiezione e dibattito 20 novembre ore 18.30 Biblioteca Comunale Telese Terme (Bn), ingresso libero.


Questa è un'inchiesta «su Berlusconi e su come lui usa il sesso a fini politici - spiega Fracassi -. È stata visionata da quattro uffici legali che ci hanno garantito che è inattaccabile dal punto di vista legale, eppure i giornali si sono rifiutati di allegarlo per paura di ritorsioni da parte del premier». L'unico canale distributivo a cui i realizzatori sono riusciti ad accedere è internet. Con un blog e una pagina su facebook che ha già oltre 7800 iscritti, propongono la vendita online del dvd e organizzano proiezioni in tutt'Italia.

«Ci siamo autofinanziati per stampare le copie - dice il regista - e distribuirlo, e speriamo che il maggior numero di persone lo possa acquistare perchè sarà l'ultima possibilità per ascoltare l'audio di tutte le intercettazioni di Berlusconi legate a questi fatti, comprese quelle della D'Addario a casa di Berlusconi».

L'escort è anche fra i tanti intervistati, insieme fra gli altri, a Fabrizio Corona, Paolo Guzzanti, gli ex fidanzati di Noemi Letizia, e molti giornalisti italiani e stranieri che si sono occupati dei fatti. «Le dame e il Cavaliere ovviamente non è un film di gossip, ma un documentario d'inchiesta - sottolineano i realizzatori parlando del progetto -. Abbiamo cercato di capire esattamente come sono avvenuti i fatti, sentendo testimoni diretti, cercando documenti e ricostruendo la vicenda non tenendo conto di ciò che era già stato scritto».

Si sta cercando di distribuire il film anche in Inghilterra e in Francia: «Chiediamo a tutti una mano - aggiunge Andrea Petrosino, uno dei giornalisti che ha lavorato al documentario, con fra gli altri, Andrea Annessi Mecci, Stefania Creatura e Luisa Sgarra- per parlare ancora di diritto d'informazione in questo Paese che è sempre più un'utopia».

L’Unità 7/06/2010

Promosso Sinistra Unita/Le Fabbriche di Nichi Telese Terme
in collaborazione con Controluce (giornale studentesco), Comunicazione tabularasaeventi.net info@tabularasaeventi.net

venerdì 12 novembre 2010

Baselice e la raccolta differenziata


Domani, sabato 13 novembre alle ore 20, presso la palestra comunale di via Borgo oliveto, ci sarà un incontro pubblico tra l'amministrazione comunale e la cittadinanza di Baselice. Tema del simposio sarà la nuova tariffa Tarsu e gli obiettivi della raccolta differenziata. L'iniziativa è stata comunicata con l'affissione di pubblici avvisi a firma del sindaco Domenico Canonico e dell'assessore all'Ambiente, Salvatore Brancaccio.

«L'iniziativa - dichiara l’assessore - servirà per divulgare e rendere partecipe la cittadinanza sull'obbligo di legge circa la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da parte dei comuni ed anche per fare il punto sugli obiettivi della raccolta differenziata. In tale ottica sarà spiegato ai cittadini il nuovo sistema di "contribuzione" (unitamente alle varie agevolazioni previste), e saranno fatte comunicazioni sull'andamento della raccolta differenziata dei rifiuti che allo stato è più che soddisfacente vista la percentuale che si attesta complessivamente intorno al 60%, inglobando in tale stima i mesi di gennaio e febbraio 2010 nei quali il servizio della raccolta differenziata del "porta a porta" non era ancora in vigore».

giovedì 11 novembre 2010

Il maltempo mette in ginocchio Baselice. Il sindaco: chiesto lo stato di calamità

Le incessanti piogge di questi giorni hanno messo in ginocchio il comune di Baselice. Pezzi di strade portati via dalla furia delle acque. Manti stradali divelti dalla piena. Voragini. Alberi sradicati. Frane. Inondazioni di fiume e valloni. Di fronte a questo disastro il sindaco, Domenico Canonico, ha chiesto lo stato di calamità naturale (clicca sulla foto per ingrandirla). 

«Un vero e proprio alluvione – afferma il primo cittadino –, sembrava che fosse arrivato il diluvio universale. La rete stradale rurale e provinciale portata via dal fango e smottamenti. Per non parlare dei danni in paese. In alcuni quartieri le case si sono allagate con danni ingenti per i proprietari. Siamo intervenuti con tutti i mezzi a nostra disposizione. E per questo voglio ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per evitare il peggio». Infatti, immediatamente sono accorsi polizia locale, carabinieri, ufficio tecnico del Comune, volontari della locale Misericordia, lavoratori forestale della Comunità montana e privati cittadini con trattori e qualsiasi mezzo a disposizione. Tutti hanno collaborato. Tuttavia, i danni sono incalcolabili. La provinciale che collega il borgo medievale a Benevento è stata oggetto di smottamenti ed invasa dai detriti. Alcuni automobilisti rimasti intrappolati nel fango sono stati salvati grazie all’intervento dei soccorsi. Gli allagamenti hanno resa l’arteria impraticabile per alcune ore. Per non parlare delle strade interpoderali. A contrada Porcara e Pietramonte le vie e gli ingressi alle masserie sono stati liberati grazie ai mezzi delle ditte locali. Le contrade Coste, Cervaro, Castelluci e Fascia di Decorata sono rimaste isolate per alcune ore. Il torrente Cervaro è straripato invadendo le strade vicine e isolando alcune masserie della zona. Solo grazie all’impegno dei soccorsi si è riusciti a riportarlo nell’argine. Una voragine si è aperta, prima del ponte Santa Maria, all’ingresso del paese. Molte case al di sotto di questo ponte, in via Valfortore, sono state allagate dall’acqua e dal fango. Tanta la paura per i proprietari. Ora la situazione va normalizzandosi, ma il paese fa la conta dei danni.

Baselice, il Comune appalta la tesoreria


Il Comune di Baselice appalta il servizio di tesoreria. Il bando di gara per l’affidamento è stato pubblicato nei giorni scorsi all’albo pretorio del municipio. Il contratto durerà dal primo dicembre del 2010 fino al 31 dicembre 2014. Sono ammessi alla gara le banche autorizzate a svolgere questo tipo di attività e il servizio dovrà essere svolto presso uno sportello sito nel territorio del comune. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web del Comune (http://baselice.asmenet.it), oppure recarsi presso il settore finanziario dell’ente dalle 10 alle 13 (dal lunedì al venerdì).

mercoledì 10 novembre 2010

Il Sannio e le ferrovie

Tagli al trasporto ferroviario? E il Sannio il rischia di essere isolato sempre di più. La denuncia arriva dai sindacati di categoria Filt, Fit, Uilt, Orsa, FastFerrovie. «Dopo i tagli effettuati - scrivono in una nota - nel 2010 dall'assessorato regionale ai Trasporti nella provincia di Benevento, con eliminazione del servizio ferroviario regionale con la Puglia ed i collegamenti con le province di Avellino e Salerno, la quarta Commissione trasporti ha reso noto i nuovi tagli previsti dalla Finanziaria 2011-2012 che avranno come ricaduta il 20% in meno del trasporto su base regionale che in provincia di Benevento si traduce con il 60% in meno dei servizi di tutto il comparto».

La conseguenza sarà nefasta per i cittadini e i pendolari sanniti. «Non si può abbandonare - concludono i sindacati - questa provincia all'isolamento e ad un arretramento economico e sociale che sarebbe letale per le popolazioni che ci vivono. Vogliamo sollecitare le coscienze dei cittadini e dei lavoratori affinché tutta la classe politica eletta nel Sannio e tutte le associazioni locali sostengano i diritti dei sanniti e le loro reali e contingenti preoccupazioni».

C’è poco da aggiungere: dalla padella alla brace.

martedì 9 novembre 2010

L'università popolare e il Fortore

Giovedì prossimo alle ore 09.30 presso l’Istituto Vetrone di Benevento, il Polo Formativo Regionale “M. Vetrone” per l’agroalimentare avente come capofila l’Università popolare del Fortore presenterà i risultati dell’indagine sulle prospettive evolutive del settore agroalimentare campano e analisi dei fabbisogni di Innovazione e Formazione.

Il Polo è costituito da ben 41 partner (tra cui la facoltà di agraria di Portici; il Dipartimento di ingegneria dei materiali sempre dell’Università Federico II di Napoli; la facoltà di economia di Salerno; il ConSDABI presieduto dal prof Matassino; il Crmpa di Salerno; 6 aziende di notevole importanza come il Pastificio Rummo; La Eredi Macuso SpA per il settore delle conserve (Gruppo Saclà), La Guardiense per il settore enologico, la cooperativa S. Lucia, per il settore zootecnico, l’oleificio FAM e Vini Iovine; 5 Istituti d’istruzione superiore tra i più importanti della Regione, una serie di cosiddetti soggetti rilevanti tra cui spiccano: la Provincia di Benevento, gli ordini e i collegi professionali del settore: Agronomi, Agrotecnici e Periti Agrari; le organizzazioni del settore agricolo: Coldiretti e Confagricoltura; GIL, CISL e UIL Campania; Confindustria, etc…)

Aprirà i lavori il dirigente scolastico dell’istituto “Galilei Vetrone” Grazia Pedicini. Seguirà l’introduzione di Carmine Agostinelli, presidente dell’Università popolare del Fortore, quindi i saluti del sindaco di Benevento Fausto Pepe, del presidente della Provincia Aniello Cimitile, del direttore Vittorio Masone, dirigente Vicario dell’Usp, del dirigente del settore Politiche Giovanili della Regione Campania Gaspare Natale e di Gennaro Masiello, presidente della camera di commercio di Benevento.

Il programma dei lavori prevede poi una tavola rotonda dal titolo “Innovazione e multifunzionalità” moderata dal Presidente del CTS di rete dr. Vincenzo Cimmino. Parteciperanno alla tavola rotonda Luigi Auriemma, direttore della Coldiretti di Benevento, Roberto Costanzo, presidente della Fondazione “M. Vetrone”, Francesco Massaro, coordinatore dell’Agc 11 della Regione Campania, l’emerito prof Donato Matassino, presidente del CONSDABI,Giuseppe Murolo, Presidente di EUROPEA e già ispettore MIUR, Carmine Nardone, Presidente di Futuridea e la Prof Maria Proto ordinario presso la Facoltà di economia dell’università degli Studi di Salerno.

Concluderanno i lavori Vito Amendolara, assessore regionale all’Agricoltura e Severino Nappi, assessore regionale al Lavoro e Formazione Professionale.

Fonte: www.benevento.blogolandia.it

lunedì 8 novembre 2010

Market solidale

Scade alle ore 12.00 del prossimo 15 novembre 2010 il termine ultimo per la presentazione delle istanze per l'accesso al “Market solidale”, iniziativa di solidarietà sociale realizzata dalla Curia e dalla Caritas di Benevento con la Provincia e il Comune.

Si tratta di un aiuto concreto alle Famiglie meno abbienti con la concessione di una carta elettronica prepagata con 100 punti mensili, detti “solidal”, corrispondenti a 333,00 euro, con i quali poter procedere presso il “Market Solidale”, che è una struttura sita alla via Cassella di Benevento, al ritiro di generi alimentari, riservando 25 euro al reparto ortofrutta fresca.

L'operazione di solidarietà, co-finanziata da Provincia, Comune e Caritas di Benevento, che si realizza grazie anche a generose donazioni private e alla messa a disposizione di generi alimentari da parte del Banco Alimentare e di altri Soggetti, si basa sull'individuazione degli aventi diritto alla card prepagata: proprio per questo è necessario presentare una apposita istanza agli enti locali territoriali secondo le modalità che possono essere scaricate da Internet, e cioè dai portali: www.provincia.benevento.it e www.comune.benevento.it.

Quanti versano in condizioni di bisogno e risiedono nel capoluogo del Sannio devono presentare l'istanza al Dirigente del IV Settore Socio Assistenziale e Istruzione del Comune, viale dell’Università 2/A, Benevento.

Quanti invece risiedono in uno degli altri 77 Comuni del Sannio devono presentare l'istanza al Dirigente Settore Sistemi Formativi Alta Formazione e Politiche Sociali della Provincia, ritirando la domanda presso la sede della Provincia, piazza Gramazio, Benevento.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: Provincia di Benevento: tel.0824 774452/427; fax 0824 978900. Comune di Benevento: tel.0824/772688–fax 0824/326211.

sabato 6 novembre 2010

Formalizzata la proposta dei nuovi collegi elettorali

Conclusi gli adempimenti preliminari, il Prefetto di Benevento ha formalizzato la proposta di ridefinizione delle circoscrizioni dei collegi provinciali, depositandola al ministero dell’Interno per la successiva approvazione con decreto del Presidente della Repubblica che sarà emanato entro il 30 novembre prossimo per trovare applicazione già nella prima tornata elettorale utile per il rinnovo degli organi elettivi della Provincia di Benevento.

Ecco la proposta per il Fortore:

San Bartolomeo in Galdo
Capoluogo: San Bartolomeo in Galdo
Baselice, Castelfranco in Miscano, Castelvetere in Val Fortore, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Montefalcone di Val Fortore e San Bartolomeo in Galdo

San Marco dei Cavoti
Capoluogo: San Marco dei Cavoti
Castelpagano, Circello, Colle Sannita, Molinara, Reino e San Marco dei Cavoti

venerdì 5 novembre 2010

Licenziamenti di Stato

Da oggi è iniziata la mia collaborazione con il sito www.laltrosud.it organo dell’omonimo movimento politico meridionalista, che tra l'altro voglio ringraziare pubblicamente per avermela offerta. Da questa rubrica dall’ironico titolo “La bustina suddista” è tratto il “pezzo” che segue.

Apriamo questa rubrica con il racconto del dramma del lavoro. Della tragica vicenda dei diciassette dipendenti messi in mobilità dalla Comunità montana del Fortore, con sede a San Bartolomeo in Galdo, provincia di Benevento. Caso unico in Campania. E di cui nessuno parla. Diciassette famiglie da mesi senza stipendio nella realtà più povera della regione.

Eppure, i vertici della Comunità non hanno perso tempo a far recapitare all’inizio dell’anno la lettera della cosiddetta messa in disponibilità. La scelta si giustifica – secondo l’ente – con i tagli voluti dal governo centrale. Senza soldi si riesce a malapena a coprire lo stipendio di soli 15 dipendenti su 32, per cui gli altri 17 si arrangino. L’elenco degli esuberi però è stato fatto in base ad una graduatoria che non tiene dell’età di queste persone, quasi tutti ancora giovani per la pensione ma vecchi per un nuovo lavoro. L’assurdo è che l’ente ora pensa a una «nuova dotazione organica del personale». Ma come, non mancavano i finanziamenti?
Da parte loro i sindacati confederali (per una volta uniti) nei mesi scorsi hanno iniziato una serie di mobilitazioni fino a giungere ad un tentativo di conciliazione presso l’Ufficio del lavoro del capoluogo sannita, al quale per ben due volte i vertici della Comunità non si sono presentati.

Dopo un lungo braccio di ferro si è arrivati a un accordo che prevede una sorta di “patto di solidarietà”: gli altri dipendenti rinunciano a una parte dello stipendio in favore dei colleghi messi in mobilità. Peccato che chi doveva solidarizzare non è stato mai interpellato, così ad oggi i diciassette impiegati sono ancora lì ad aspettare l’ottanta per cento della loro retribuzione, così come previsto dalla legge. Situazione, quest’ultima, criticata anche dalla Cisl provinciale: «L’unica cosa – scrive in una nota – che la Comunità montana è stata capace di produrre è stata la messa in disponibilità, e quindi il licenziamento, di diciassette lavoratori ai quali, da mesi, viene negato il salario».

Il sindacato ha anche inviato un esposto al ministro Brunetta e alla Corte dei conti. Arriveranno gli ispettori ad effettuare le verifiche contabili? Vedremo. Intanto la casta ha altro a cui pensare, nemmeno quando a licenziare è lo Stato.

www.laltrosud.it