venerdì 17 luglio 2009

Il Sud e il nuovo esodo

Non sono più gli emigranti degli anni ’50 che passavano le Alpi a piedi e in clandestinità. Ma sono meridionali laureati e diplomati con il massimo dei voti. Sono giovani che sanno utilizzare Internet. Supertecnologici. Eccoli i nuovi “terroni” del terzo millennio. Formati con i soldi e i sacrifici delle proprie famiglie ma costretti ad emigrare nelle aziende del centro nord. Non solo “braccia”, ma intelligenza viva.

Dunque, ancora una volta è il Sud a pagare il prezzo di uno sviluppo diseguale. Tra il 1997 e il 2008 circa 700mila persone hanno abbandonato la loro terra di origine. Lo dice il “Rapporto sull'economia del Mezzogiorno 2009” presentato dallo Svimez. E in questi undici anni si sono succeduti governi di centrodestra e centrosinistra. Ma se per il governo Prodi la questione meridionale si poneva almeno sulla carta, per il governo Berlusconi la tematica è addirittura scomparsa dall’agenda politica in favore di una fantomatica questione settentrionale.

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