giovedì 14 maggio 2009

"A Baselice c'è una dinastia politica"


“A Baselice si sta costruendo una dinastia politica, c'è un ritorno alla Monarchia”. Questo il passaggio più forte del primo comizio elettorale di Domenico Canonico. Il riferimento è alla consegna del testimone da parte del sindaco uscente Nicolino del Vecchio al primogenito Antonio.
“Perché non è una questione personale, ma è una questione politica”, ha detto più volte il leader dell’opposizione. Il quale ha poi ribadito il concetto: “A nulla è servito votare nel 1948 per la Repubblica se poi a Baselice si assiste ad un ritorno alla Monarchia”.

Poi ha ringraziato tutti i sindaci che si sono succeduti nel tempo: “Hanno fatto quel che potevano per il paese”. “Ma oggi si è - sempre secondo Canonico – ad una passaggio storico importante. C’è bisogno di mettere in campo le professionalità migliori per il bene del paese”. E aggiunge: “Noi ce le abbiamo”.

Tra le trecento e le quattrocento le persone affluite ad ascoltare il debutto politico della lista “La nostra terra”. In una serata estiva, quella di ieri, il candidato a sindaco li ha presentati uno per uno i componenti della nuova compagine politica(“La maggior parte figli di contadini che si è fatta con i propri sacrifici”). E gli aspiranti consiglieri erano sul palco lì intorno a lui: quasi a simboleggiare la forza del gruppo.
Un discorso tutto sommato moderato, equilibrato. Canonico ha messo più volte l’accento sui fondi all’agricoltura. E il suo impegno in passato è stato – anche in collaborazione con l’attuale maggioranza – proprio quello di far ottenere ai coltivatori i contributi regionali ed europei (“Sarò sempre al vostro fianco”, il messaggio indirizzato a loro).

In seguito il capolista ha parlato delle cose da fare in caso di vittoria. Con i proventi dell’eolico costituire una cooperativa di giovani che si occupano della pulizia e del decoro del paese (“In modo da dare un lavoro stabile alle nuove generazioni”).Occupare nel settore “i giovani meritevoli e bisognosi“. Risolvere per sempre il problema del traffico di via Santa Maria. Togliere l’Ici sulla prima casa agli emigranti (“Perché non è possibile che chi se l’è fatta con tanti sacrifici debba pagarci su anche le tasse”). Costruire nuovi depuratori dato che ad oggi solo il 10 per cento delle acque reflue è filtrato. Dotare il paese di una linea Internet veloce. Infine, far decollare una volta per sempre l’ospizio di via Cardarella.
La palla ora passa all’avversario.

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