lunedì 30 marzo 2009

Insegnanti, il 40% dei tagli al Sud

Sono state pubblicate le tabelle interministeriali sulla scuola per l'anno 2009-2010. Rimane confermato, come in finanziaria, il taglio di 42 mila docenti, di cui oltre 15 mila tra Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. Verranno licenziati 10 mila insegnanti della scuola primaria, 15.500 delle medie e 24500 delle superiori, oltre a 245 presidi, a causa dell'accorpamento delle scuole per la chiusura di quelle che hanno meno di 500 scolari.

Restano più o meno invariati i 90500 insegnanti di sostegno. Ma al taglio degli insegnanti non corrisponde una diminuzione degli alunni alle primarie (+4120 alunni) e alle medie (+10462; invece c'è una riduzione alle superiori di 26700 studenti. E questo dovrebbe far capire che questo accade perché molte famiglie non sono in grado di garantire un istruzione ai loro figli, ma hanno bisogno dei soldi che questi ragazzi guadagnerebbero, ovviamente lavorando in nero.

(…) Resta interessante notare come il taglio si concentri soprattutto al Sud, cioè proprio dove l'offerta formativa di insegnamento dovrebbe essere massima, per ridurre la possibilità che i ragazzi finiscano nelle mani della malavita. Ma evidentemente questo per il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini e per tutto il governo non è un argomento di un qualche interesse.
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