lunedì 5 gennaio 2009

Ci scrive l'Altrosud

Caro Antonio, ho visitato il Suo blog e la conosco tramite il prof Pasanisi ed Antonio Gentile della Scuola di Politica Giudo Dorso.
Scrivo per proporLe di considerare la possibilità di intraprendere un cammino comune. Le scrivo a nome de "l'Altro Sud-Unione democratica del Sud" che, come saprà, è un'associazione politico-culturale che ha come obiettivo quello di dar vita ad un movimento politico-culturale che sia espressione della parte sana della società civile meridionale ed in generale di quello che noi amiamo chiamare Sud positivo fatto di cultura, bellezze paesaggistiche e monumentali, arte, imprenditorialità sana e propositiva, tecnologie d'avanguardia, fiducia nel futuro, senso civico e sociale.

Nel manifesto mettiamo in evidenza che, nell'opinione comune, di Sud, ne esiste uno solo. Fatto sostanzialmente di sottosviluppo, di criminalità organizzata, di degrado socio-ambientale e di atteggiamenti incivili. Ma ciò che non compare mai, se non marginalmente, nei media, nei tanti ed interminabili dibattiti politici sulla questione meridionale e, soprattutto, nella considerazione dei cittadini italiani, è l'altro Sud. Già, perché esiste un altro Sud che è maggioranza, fatto di gente onesta, operosa, che storicamente ha contribuito a costruire la prosperità del nostro Paese, ma anche di altre e lontane terre. C'è un Sud della cultura, della sana ed efficiente imprenditorialità, della ricerca avanzata, delle professioni e del grande ed eccezionale patrimonio artistico. Esiste una comunità meridionale, spesso silenziosa, che non si è mai lasciata attrarre dalle lusinghe dell'illegalità ma, al contrario, ha cotrastato con forza e, talvolta, con il sacrificio umano, il potere dell'Antistato.

Una moltitudine straordinaria di donne, uomini e giovani che per circa otto secoli è stata nazione con un comune destino politico ed unità territoriale. Un'identità forte, quella meridionale, espressione di una civiltà mediterranea che sintetizza la molteplicità della Polis, la libertà del mare e la cittadinanza universale di Roma, che non si può ridurre, come qualcuno vorrebbe, ad esclusiva uniformità delle sofferenze, ma deve invece proporsi come voglia di autolegittimazione e di autopromozione. Per dare, dunque, voce e protagonismo a quest'altro Sud è necessario che esso diventi soggetto politico perché, forse, per la prima volta nella storia recente, abbia la possibilità di rappresentarsi unitariamente e direttamente nelle istituzioni locali, nazionali ed europee. Con questo fine nasce l' Altro Sud - Unione democratica del Sud. Sulla scia della migliore tradizione meridionalista ma, con una connotazione prevalentemente propositiva e costruttiva, l'Altro Sud-UDS mira a realizzare il rinnovamento morale, economico e sociale del Mezzogiorno d'Italia in una logica decisamente innovativa.

Il nostro progetto (che spero possa diventare anche il Suo) è nato lo scorso 13 giugno. Si tratta di un movimento nascente quindi che va strutturandosi che, speriamo possa diventare presto riferimento per le moltitudini di meridionali onesti, oggi senza voce.

Cordialità,
Gaetano Pietropaolo
www.laltrosud.it

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