sabato 3 gennaio 2009

Comunità Montane del Fortore, confermato Spina

Due uomini dei Popolari Udeur si aggiudicano le presidenze di altrettante Comunità Montane nel Sannio. Parte così oggi anche a Benevento il nuovo corso degli enti dopo la riforma varata dal Consiglio Regionale della Campania. Al Taburno si è avuto il ritorno al vertice di Michelino Giordano di Forchia, delegato della figlia sindaco.
(…) Alla Comunità Montana del Fortore, è stato confermato Zaccaria Spina, sindaco di Ginestra degli Schiavoni. Nulla di fatto, invece, alla Titerno–Tammaro dove l’elezione del presidente è stata rimandata. Al momento il numero uno del Titerno è Nino Lombardi, altro rappresentante del Campanile, stesso partito del collega Antonio Di Maria al Tammaro.

Nel Sannio, ricordiamo, le Comunità Montane sono state ridotte da 4 a 3: resta il Taburno con 12 Comuni, altrettanti quelli del Fortore, mentre Titerno e Alto Tammaro si fonderanno per il numero di 17 Comuni. Solo quest’ultimo ente potrà eleggere 4 assessori oltre al presidente, mentre gli altri dovranno accontentarsi di soli due assessori dopo la massiccia scrematura imposta dalla legge (…).

(tratto da il quaderno.it)

venerdì 2 gennaio 2009

Internet veloce nel Fortore, ci appelliamo a Cimitile

“Ma c'è anche la carenza della larga banda nel Fortore e nell'Alto Tammaro da affrontare”. È uno dei passaggi del discorso di fine anno del presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile. Abbiamo estrapolato questa dichiarazione perché chi segue questo blog conosce bene la battaglia che stiamo portando avanti per dotare alcuni comuni del Fortore di una rete Internet veloce.
Purtroppo dobbiamo constatare come sia un presunto progetto wireless della Comunità montana del Fortore e sia le promesse fatte in campagna elettorale dell’anno scorso da parte dell’attuale deputazione sannita - di impegnarsi in tal senso - siano rimaste ad oggi lettera morta. Eppure una linea veloce sarebbe un passo avanti nel fare uscire il Fortore (almeno virtualmente) dal suo atavico isolamento. A questo punto prendiamo sul serio le parole del presidente Cimitile e ci appelliamo a lui affinché si attivi concretamente per eliminare questo gap democratico (il digital divide) di cui soffrono alcuni cittadini della nostra civilissima Italia.

domenica 28 dicembre 2008

Spopolamento, il Fortore si svuota

Quando alcuni anni fa affermavamo che il destino dei piccoli comuni del Fortore era segnato, molti pensavano che facessimo soltanto allarmismo. Ora quest’interessante articolo apparso su “Ilsannioquotidiano” (di cui ne postiamo alcuni stralci) dimostra quanto ci sia di vero in quelle affermazioni.



Un destino che appare inesorabile. Anno dopo anno le aree interne della nostra provincia vedono assottigliarsi la popolazione residente. Un trend inequivocabile, peraltro in linea con ciò che accade in altre realtà del Paese. Chiusura di uffici e servizi territoriali, impoverimento delle risorse locali, calo costante delle nascite: in una parola desertificazione, piaga da cui il Sannio non è immune.
I numeri del fenomeno parlano chiaro: da decenni alcuni centri della provincia perdono progressivamente la propria consistenza demografica, avvicinandosi pericolosamente alla soglia di sopravvivenza. La dinamica si manifesta un po’ in tutti i comprensori sanniti ma assume connotati di vera e propria emergenza in due ambiti: Alto Tammaro e Fortore. Dal Dopoguerra ad oggi, nei due bacini la consistenza demografica si è ridotta mediamente del 40 per cento, con picchi superiori al 50 in alcuni centri.

(…) Castelvetere Valfortore è passata da 4.010 abitanti agli odierni 1.555. San Bartolomeo in Galdo ha assunto oggi dimensioni da piccolo centro mentre nel primo Dopoguerra poteva vantare numeri che ne legittimavano l’appellativo popolare di ‘capitale del Fortore’: dai 10.384 abitanti del 1951 si è infatti scesi alle attuali 5.336 presenze, con una popolazione pressoché dimezzata. Brusco il calo anche in realtà servite da collegamenti viari significativi, requisito fondamentale per lo sviluppo dei territori. E’ il caso di Buonalbergo, dove la 90 bis non ha impedito la flessione dai 3.085 abitanti del ‘51 agli attuali 1.882.

Il fenomeno si manifesta con chiarezza anche analizzando il trend degli ultimi anni. Dal censimento (2001) ad oggi, sono 41 i comuni della provincia (su 78) che hanno dovuto registrare un calo nel numero degli abitanti: Apollosa, Baselice, Buonalbergo, Campolattaro, Casalduni, Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere in Valfortore, Cautano, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Foiano Valfortore, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Guardia Sanframondi, Molinara, Montefalcone Valfortore, Paduli, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pietraroja, Pontelandolfo, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio la Molara, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, Santa Croce del Sannio, Sant’Agata de’ Goti, Sassinoro, Solopaca, Tocco Caudio, Sant’Arcangelo Trimonte. (…).

(tratto dal Sannioquotidiano.it del 27 dicembre 2008)