venerdì 14 novembre 2008

Cimitile si schiera con l’Onda

Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in merito allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali del comparto Università, Ricerca, Alta Formazione Artistica e Musicale ha dichiarato quanto segue:

"Esprimo pieno appoggio al personale docente e tecnico-amministrativo, oltre che agli studenti dell'Università degli Studi del Sannio per il disagio e il profondo malumore provocati dalle scelte governative sulla nuova disciplina degli Atenei. Siamo un Paese che deve investire nella conoscenza, incentivando in particolare le Università specializzate e territoriali, ma sono molto preoccupato perché pare che qui si vada nella direzione opposta, nel senso che si sta facendo di tutto per mettere a serio rischio la governance e la democrazia con provvedimenti che escludono ricercatori e associati che rappresentano gran parte delle risorse a disposizione. Si tratta di scelte discutibili, non fondate su una seria analisi della realtà accademica e dei bisogni della società in cui viviamo. Con questo non voglio dire che non c'è bisogno di riforme, anzi. Abbiamo il dovere di imprimere una svolta, ma questa non può avvenire se parliamo di riforme a costo zero. Quel che reputo folle è il varo di riforme a costo addirittura meno zero, tagliando cioè fondi alle Università e quindi prospettive per i nostri giovani. Bisogna inoltre porsi il problema dei precari, che nel caso degli Atenei sono ricercatori scientifici di eccellenza, personale che ha conseguito dottorati lavorando a progetti di ricerca a tempo determinato e che aiuta a tenere in piedi strutture di altissimo spessore qualitativo. Non è umanamente concepibile che quel grande e straordinario sogno realizzato a Benevento di avere una nostra Università possa essere compromesso da politiche votate ai tagli e al ridimensionamento. L'Università del Sannio non può stare al servizio o essere subordinata a quelle napoletane e salernitane, Benevento deve rappresentare una realtà autonoma,agganciata al territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni per meriti ottenuti sul campo, meriti oggi riconosciuti non solo in Italia ma anche al di fuori dei confini nazionali e che la proiettano tra le migliori dell'intero Paese".
(Fonte: www.82cento.it)

giovedì 13 novembre 2008

Digital divide, continua la telenovela

Mentre il Comune di Benevento con il nuovo progetto Sax-P “cittadini in rete” (L’iniziativa è finanziata dall’Unione Europea e dalla Regione Campania) si propone di ridurre il divario esistente sull’accesso alle nuove tecnologie, il Fortore nonostante le numerose promesse della politica resta ancora al palo per quanto riguarda Internet veloce. Più volte da questo blog abbiamo denunciato la mancanza di una linea veloce in modo da mettere questa’area in condizioni di uscire almeno virtualmente dall’atavico isolamento in cui versa. Ma la casta ancora una volta fa orecchie da mercanti con buona pace della rete.

mercoledì 12 novembre 2008

Molinara, parte il sito di compostaggio

L’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini ha inaugurato l’impianto di compostaggio di Molinara, in provincia di Benevento. L’infrastruttura di Molinara potrà lavorare 5000 tonnellate all’anno di rifiuti organici, oltre a una quota significativa di biomasse vegetali. L’impianto, realizzato nel 2001, era rimasto finora inutilizzato in seguito a un sequestro sopravvenuto nel 2006.
(Fonte: Regione Campania)

Ma cos'è il compost

Il compost, detto anche terricciato o composta, è il risultato della decomposizione e dell'umificazione di un misto di materie organiche (come ad esempio residui di potatura, scarti di cucina, letame, liquame o i rifiuti del giardinaggio come foglie ed erba sfalciata) da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari: in particolare presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione.
Il processo, detto compostaggio, è controllato ed accelerato dall'uomo. Tra i macrorganismi si annoverano insetti, lombrichi e funghi.
Il compost può essere utilizzato come fertilizzante su prati o prima dell'aratura. Il suo utilizzo, con l'apporto di sostanza organica migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi (azoto). Come attivatore biologico aumenta inoltre la biodiversità della microflora nel suolo.
(Fonte: wikipedia.org)

martedì 11 novembre 2008

Il libro e il destino dei piccoli centri

Lo scrittore irpino Franco Arminio ha presentato, ieri, presso l’Ateneo sannita, nell’ambito dei "Lunedì Letterari", il suo ultimo lavoro dal titolo ‘Vento Forte tra Lacedonia e Candela’ (Edizioni Laterza 2008). L’incontro è stato un’occasione per affrontare il tema della ‘paesologia’ e del disagio sociale e culturale dei piccoli centri dell’entroterra campano, luogo di provenienza di gran parte della popolazione studentesca beneventana.

‘Un argomento – ha precisato Felice Casucci, delegato alle attività culturali dell’Ateneo - che coinvolge molti studenti della nostra Università, proprio perché tocca da vicino la loro vita in quei territori dispersi dove maggiormente si verifica la polverizzazione sociale e la dispersione civica’.

‘Ogni volta che vado in un paese mi accorgo che la paesologia è una disciplina con molto avvenire, perché i paesi di avvenire ne hanno poco’, ha affermato Arminio che nel libro ripercorre il viaggio compiuto nelle piccole realtà d'Italia. ‘Almeno un quarto dei paesi italiani è gravemente malato – ha detto -. È malato di desolazione. Se i ‘sani’ scappano lontano, nel paese restano i malati’.

Durante l’incontro sono intervenuti anche gli studenti presenti. Qualcuno, che vive in quelle realtà descritte da Arminio, ha tenuto a sottolineare quanto, però, possa essere parziale l’impressione di un forestiero di passaggio in un luogo nuovo. Lo scrittore, originario di Bisaccia, piccolo paese dell’Irpinia, ha precisato che c’è un valore intrinseco nella desolazione, che si va perdendo. Anche i luoghi, come le persone, sono destinati alla fine e la loro riedificazione, per tenerli in vita, è solo un tentativo maldestro di fermare un destino ineluttabile.

(Fonte: 82cento.it)

La Finanziaria offende e umilia gli italiani nel Mondo

Le Legge Finanziaria 2009 del Governo Berlusconi, giustificando il tutto con la necessità di razionalizzare la spesa e dimenticando che non ha rispettato gli impegni elettorali con la mancata chiusura di enti inutili e quindi con un risparmio di risorse notevole, taglia in maniera selvaggia i capitoli destinati al sistema Italia all’estero. Un taglio che si aggira intorno al 66%, rendendo vana ogni azione in settori importanti nel collegamento con le comunità italiane nel Mondo. La Finaziaria di Tremonti assegna una somma pari a 31.5 milioni di euro rispetto ai circa 82 milioni della finanziaria 2008. “Una decisione vergognosa – attacca il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano – che offende ed umilia non solo i nostri concittadini all’estero, ma tutti noi, che soprattutto nei piccoli Comuni , abbiamo subito la tragedia dell’emigrazione. Siamo fortemente solidali con il Consiglio Generale degli Italiani all’estero, nel dare vita ad una grande mobilitazione mondiale per evitare la possibilità che si arrivi ad una definitiva rottura dei rapporti dell’Italia con le proprie comunità all’estero. L’Italia è un grande Paese e non merita mortificazioni di questo genere – l’affondo del leader di Piccoli Comuni – il dolore della partenza e la gioia regalata da moltissimi nostri connazionali che hanno saputo farsi valere in terre lontane non appartengono al patrimonio di questo Governo che pensa di risparmiare sui valori alti delle comunità locali e continua a sprecare con la cattiva e clientelare politica”. All’incontro promosso dal CGIE per il 12 novembre 2008 alla ore 14.30 presso la sede dell’UNAR a Roma, ospiti del Fogolor Furlan di Roma, Piccoli Comuni sarà presente con una delegazione ai massimi livelli.

lunedì 10 novembre 2008

Sannio, continua la protesta degli studenti

Il Movimento studentesco beneventano ha reso noto il calendario delle iniziative di questa settimana nell’ambito della protesta contro la riforma varata dal Parlamento. Domani alle 9 ci sarà un presidio in Piazza Matteotti mentre mercoledì alle 10,30 un’assemblea pubblica alla Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali in Via delle Puglie. Giovedì 13 novembre alle 18 assemblea plenaria della formazione e venerdì 14 partecipazione alla manifestazione nazionale di Roma.

“I tagli alla formazione e all'istruzione, con il conseguente impoverimento dell'offerta formativa pubblica, la riduzione del personale docente e la perenne precarizzazione, non sono solo il frutto di scelte imposte a forza di decreti da un governo autoritario ma si innestano in una crisi finanziaria economica globale che coinvolge e colpisce la vita di milioni di cittadini – si legge in una nota -. Per decenni hanno privatizzato i loro profitti, speculando sulla miseria e lo sfruttamento ora ci dicono che è giunto il momento di sacrificarsi facendo pagare i costi di questa crisi a chi ogni giorno combatte con un'esistenza precaria, con le rate di un mutuo da pagare, con i costi oramai esorbitanti dell'istruzione e della formazione in un ambiente sempre più inquinato e devastato.
Per questo la mobilitazione del mondo della scuola oggi va estesa a tutta la società, generalizzando lo sciopero e la protesta a tutte le categorie sociali. Molti si aspettavano che ci saremmo chiusi nelle scuole per essere meglio controllati e tenuti a bada ma ancora una volta l'onda travolgente ed incontrollabile decide di occupare la città, di bloccare la produzione”.
(Fonte: il quaderno.it)