venerdì 29 agosto 2008

Chiude i battenti la mostra fotografica "Appunti di viaggio"


Chiude i battenti la mostra fotografica “Appunti di viaggio” di Domenico Vinciguerra e Amalia Agostinelli. Un successo testimoniato da oltre seicento visitatori. Un tuffo immaginario tra volti e luoghi del nostro pianeta. I due fotografi hanno ripercorso la loro esperienza di viaggiatori che va dal Sultanato dell’Oman, fino alla Thailandia. Dal Mar Rosso fino ai Carabi. Un angolo speciale la coppia Vinciguerra l’ha dedicata a Cuba, dove i coniugi con i loro obiettivi hanno colto gli angoli e i personaggi più singolari dell’isola caraibica.

mercoledì 27 agosto 2008

Il Sud municipalista rilancia a Venticano

All’evento di Venticano in Provincia di Avellino ha fatto da cornice una straordinaria presenza di cittadini attenti e sensibili al tema del cambiamento dell’attuale sistema istituzionale.

Ad aprire i lavori del convegno il sindaco di Venticano, Michelangelo Ciarcia, che ha voluto ribadire il ruolo strategico dei piccoli Comuni che si aggregano sui servizi ai cittadini e creano concrete sinergie anche per fare sviluppo e quindi creare le condizioni per arrestare la desertificazione demografica. Per il rappresentante dell’Anci Campania piccoli Comuni, Paolo Belmonte occorre guardare alle misure comunitarie con maggiore coraggio e senso di responsabilità con progettazioni serie e davvero utili al territorio. Significativa la relazione del Presidente Anci Lazio piccoli Comuni, Francesco Chiuchiurlotto, che ha posta la necessità di una maggiore condivisione dal basso delle risorse in campo in grado di offrire soprattutto ai giovani le stesse opportunità di chi vive nei grandi centri a partire dall’utilizzo delle nuove tecnologie.

Da parte sua Il portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano ha detto con forza che “il tempo delle parole è scaduto, il Sud piagnone e clientelare è destinato alla sconfitta. Questo è il tempo dei talenti valorizzati, della spesa pubblica intelligente, della condivisione e soprattutto di aprire una nuova stagione della responsabilità civile ed amministrativa. La lotta agli sprechi, alla cattiva politica è un doveroso atto che ognuno di noi deve mettere in campo nella quotidianità. Sono contrario alla reintroduzione di nuove odiose tasse sulla casa, sono fortemente favorevole all’abbattimento della spesa pubblica storica che favorisce solo le lobbyes del cemento ed il Sud.”.

martedì 26 agosto 2008

Marchio e sito web per il Distretto industriale del Fortore

Importante riunione operativa, stamattina, presso la sede della Fondazione “Lee Iacocca” di San Marco dei Cavoti per scegliere il marchio e presentare il sito web del Distretto industriale dell’area fortorina.
All’incontro, convocato e coordinato dal presidente della Camera di Commercio di Benevento, Gennaro Masiello, sono intervenuti i vicesindaci di San Marco dei Cavoti, Francesco Cocca (che è anche presidente della Fondazione) e di Molinara, Antonio Pirro, rappresentanti delle categorie produttive, tecnici e operatori del desk distrettuale che opera nella cittadina d’origine provenzale. Presenti gli incaricati del “gruppo Moccia” che hanno illustrato le ipotesi grafiche, simboliche e operative del marchio che contraddistinguerà le attività imprenditoriali che operano nell’area del distretto.

La scelta finale del logo avverrà nelle prossime ore e successivamente sarà presentato ufficialmente agli organi d’informazione. Si tratterà, in ogni caso, di un marchio, operativo fin da subito, che andrà oltre l’ambito del distretto.
Per quanto riguarda il portale, che presto sarà on line, gli operatori del desk distrettuale ne hanno illustrato le principali caratteristiche, sottolineando che si tratta di una finestra informativa per l’imprenditoria nazionale sull’economia distrettuale che, quindi, oltre alla promozione del riconoscimento della rilevanza distrettuale, opererà a supporto degli interscambi tra strutture nazionali e locali, evidenziando le opportunità di investimento.
(tratto da epicentrobenevento.it)

Scuola, al sud 1 ragazzo su 4 si ritira

I ragazzi del sud sono in fuga dalla scuola. A lanciare l'allarme è uno studio di Bankitalia: uno studente su quattro abbandona la scuola dopo le medie. La situazione più critica si registra in Campania, Sicilia e Puglia dove la percentuale di abbandono scolastico supera il 25%. Un dato nettamente superiore alla media nazionale che si ferma poco sotto il 20%, con il nord-ovest più o meno al 18%, il nord-est al 15% e il centro a circa il 13%.
Lo studio, che ha come tema 'La dispersione scolastica e le competenze degli studenti' sottolinea che rispetto al centro e al nord la percentuale degli abbandoni precoci è in linea con la media europea, il Mezzogiorno "si caratterizza per una maggiore dispersione scolastica e una più elevata incidenza di giovani con scarse competenze". Uno scenario davvero preoccupante che ha radici profonde. Troppi insegnanti a tempo determinato, scuole fatiscenti e scarsi stimoli culturali dall'ambiente familiare, sono questi secondo Bankitalia, i principali elementi della crisi.
(tratto da repubblica.it)

lunedì 25 agosto 2008

La Lega Nord protegge gli enti inutili e spreconi

“A differenza della Lega di Bossi – dichiara il Portavoce di Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - noi vogliamo sostituire, partendo dal Sud, uno Stato accentratore tendente a limitare e regolare ogni potere e ogni attività sociale con uno Stato veramente popolare, in grado di riconoscere i limiti del suo mandato, che rispetti i nuclei e gli organismi naturali come la famiglia e i Comuni. Uno Stato rispettoso della persona umana pronto ad incoraggiare, accompagnare, non assistere, le iniziative private. Uno Stato leggero, con una burocrazia leggera e meno invadente. Uno Stato libero dagli orpelli di tantissimi Enti inutili dove i Comuni nella loro autonomia siano davvero le fondamenta istituzionali in grado di rispondere rapidamente alla legittime attese dei cittadini. Uno Stato dove la spesa pubblica è al servizio delle famiglie e non delle lobbyes voraci e clientelari.

domenica 24 agosto 2008

Federalismo fiscale, a rischio collasso i comuni del Sud

“La bozza di federalismo fiscale rischia di far collassare i comuni del Sud del Paese. La maggiore autonomia finanziaria annunciata dal Ministro Calderoli sarà difficilmente sostenibile dalle amministrazioni locali, in particolare da quelle del Mezzogiorno”.
Questo è il commento del segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, a seguito delle dichiarazioni del Ministro della Semplificazione normativa sulla bozza di federalismo fiscale attualmente in discussione. Una preoccupazione concreta, quella di Bortolussi, perché basata sui numeri e su una dettagliata indagine condotta dall’Ufficio Studi dell’associazione artigiani mestrina. Una mappatura delle difficoltà dei comuni italiani calcolata sul rapporto tra entrate proprie e spese correnti.

Ebbene, rispetto ad un saldo negativo medio nazionale per comune pari a 1 milione 132mila euro, emergono i dati sconfortanti dei comuni della Campania, dove la media del saldo negativo per ciascuna amministrazione è di 2 milioni 723 mila euro; e non va meglio in Puglia dove la differenza tra entrate proprie e spesa corrente è di 2 milioni 518 mila euro. Anche in Basilicata, poi, le difficoltà dei comuni sono notevoli nel far quadrare i bilanci. In media ciascun comune lucano ha un saldo negativo tra entrate tributarie e spese correnti di un milione 301 mila euro. Mentre in Calabria si arriva a quota 1 milione 188 mila. Cifre ben lontane da quelle dei comuni del Nord dove si va dai 364 mila euro di saldo negativo per ciascun comune piemontese ai 127 mila della Lombardia, dai 712 mila di quelli della Liguria ai 288 mila del Veneto ai 642 mila dell’Emilia Romagna. E anche i comuni delle Regioni centrali - ad esclusione di quelli dell’Umbria che sfiorano un milione 800 mila euro di saldo negativo – si distanziano da quelli del Sud. A confermarlo sono i dati rilevati dagli esperti dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.

In ogni caso la misura proposta dal Ministro Calderoli non farebbe ‘soffrire’ solo il Sud. Perché i saldi negativi comunali sono a dir poco ‘cosa di tutti gli italiani’. In effetti, gli unici a far rilevare saldi positivi tra i comuni capoluogo di provincia sono: Belluno dove il saldo arriva a quota 1 milione 180 mila euro; Forlì con 1 milione 233 mila di bilancio positivo e Biella con 630 mila euro di saldo positivo. Questi gli unici tre comuni in cui le entrate proprie sono superiori alla spesa corrente.
Ovvero Quelli in cui il tasso di copertura della spesa corrente con entrate proprie supera il 100%. Ultimi comuni in questa graduatoria sono ancora una volta quelli del Sud, dove i tassi di copertura scendono vertiginosamente sotto a quota 50%.