sabato 23 agosto 2008

San Bartolomeo, tre giorni dedicati all’emigrazione e Rocky Marciano


Emigrazione e Rocky Marciano. Un filo invisibile lega i due fenomeni (uno sociale l’altro sportivo) al Fortore. E per rivivere tutto ciò che l’Istituto comprensivo di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) ha organizzato col patrocinio del Comune e in collaborazione con l’Associazione nazionale famiglie emigranti e la Regione Campania, una manifestazione dal titolo “Il Fortore terra di migranti”.

Una tre giorni di mostre per ripercorre un avvenimento che ha segnato, nel bene e nel male, questo territorio. Da domani gli interessati potranno visitare, sino al 25 agosto presso la scuola elementare in via Costa, la mostra di ricamo e quella sugli emigranti sanbartolomeani.
Da non perdere la mostra fotografica dedicata al grande pugile italo-americano Rocky Marciano, di padre abruzzese e madre fortorina. Pasqualina Picciuto, infatti, nasce a San Bartolomeo in Galdo nel 1902 ed emigrò giovanissima negli Stati uniti d’America. È censita erroneamente dall’ufficio emigrazione con nazionalità greca. Solo da pochi anni si è scoperto che la madre del Campione era di origine fortorina.
La mostra dunque ripercorre la vita e la carriera di Rocky. Una galleria fotografica in cui il visitatore può immergersi e rivivere i momenti agonistici più importanti del boxer 49 volte campione imbattuto. Un percorso fatto di sudore e sangue. Di pugili che si arrendono al cospetto forse del più grande boxer di tutti i tempi: Rocky Marciano.

La manifestazione sarà chiusa da un convegno che si terrà nel pomeriggio del 25 agosto presso il teatro comunale del comune fortorino.

giovedì 21 agosto 2008

Il Municipalismo nel Mezzogiorno di oggi a Venticano

Nel sessantesimo anniversario dell’autonomia comunale del piccolo Comune di Venticano in provincia di Avellino i sindaci dei piccoli Comuni italiani si ritrovano per riflettere sul ruolo dei Municipi ed in particolare sul Municipalismo nel Mezzogiorno di oggi. L’importante manifestazione si terrà lunedi 25 agosto 2008 alle ore 18 in Piazza A.Verardo nello splendido scenario di Venticano nel Sannio più bello. Le riflessioni sul ruolo della musicalità nel Mezzogiorno di oggi sono affidate al Portavoce dei Piccoli Comuni italiani, Virgilio Caivano ed al Responsabile ANCI Piccoli Comuni, Paolo Belmonte. Ad aprire i lavori moderati dal giornalista de “Il Mattino”, Gian Pietro Fiore, il sindaco di Venticano, Michelangelo Ciarcia. Prevista la presenza dei sindaci di piccoli Comuni del Nord e del Sud dell’Italia, di esponenti politici e del mondo culturale del Mezzogiorno d’Italia.

“L’iniziativa di Venticano assume una valenza particolare - dichiara Virgilio Caivano – perché rappresenta una risposta vera con il nostro municipalismo sturziano alla propaganda leghista di un federalismo cattivo e soprattutto dannoso per le piccole comunità locali. Alla dannosa ipotesi di reintroduzione dell’odiosa tassa sulla casa per fare cassa, noi rispondiamo con la necessità di aprire dal basso una nuova stagione della responsabilità amministrativa della cosa pubblica. Il municipalismo sturziano, equo e solidale, fondato sul principio della sussidiareità è la vera risposta alla pressante domanda di partecipazione e di realizzazione di quella rete di servizi locali indispensabile per guardare al futuro. Il Mezzogiorno d’Italia – avverte l’anima di Piccoli Comuni - è ormai ad un punto di svolta e pensare alla spesa pubblica inutile ed improduttiva con lo sguardo rivolto al passato equivale ad una condanna certa al declino per le piccole comunità locali. Innovazione e ricerca, agricoltura di qualità ed energia le sfide vere per una classe dirigente che si ritiene tale. Le misure comunitarie e le politiche regionali sono contro una moderna forma di municipalismo del Mezzogiorno ed allora – la proposta di Virgilio Caivano - occorre uno sforzo in termini di qualità progettuale da parte delle Istituzioni locali che debbono abbandonare al loro destino le lobbies dei tecnici e del cemento per guardare ai bisogni concreti della gente. Al Sud - le conclusioni del leader di Piccoli Comuni – non so le risorse economiche che mancano, quello che serve è l’utilizzo intelligente e produttivo del flussi finanziari. Il municipalismo è la vera risposta al finto federalismo leghista attenta alla difesa dei particolari e dei privilegi economici dei pochi a discapito delle masse e della complessità del nostro Paese”.

Appunti di viaggio: il mondo in una stanza


E’ stata inaugurata ieri mattina la mostra fotografica “Appunti di viaggio” di Domenico Vinciguerra e Amalia Agostinelli. I due fotografi hanno messo in mostra gli scatti più belli dei loro tanti viaggi per il mondo. Naturalmente la coppia non ha voluto far mancare alla loro collezione i luoghi e i volti della loro terra: il Fortore.

Terra a cui Domenico e Amalia si sentono molto legati. E partendo da San Bartolomeo, Domenico e Amalia hanno ripercorso la loro esperienza di viaggiatori che va dalle coste campane a quelle siciliane. Scorci di Ponza e di Rimini si confondono tra i volti e i luoghi più esotici: il Sultanato dell’Oman, fino alla Thailandia. Dal Mar Rosso fino ai Carabi. Un angolo speciale la coppia Vinciguerra l’ha dedicata a Cuba, dove i coniugi con i loro obiettivi hanno colto i volti più singolari dell’isola caraibica. I due professionisti dell’obiettivo hanno messo a fuoco le contraddizioni di un angolo meraviglioso e allo stesso tempo dannato del Mar Caraibico.
La mostra, allestita a San Bartolomeo in Galdo, in Piazza Garibaldi, si protrarrà fino al 26 agosto prossimo.

martedì 19 agosto 2008

Redditi in picchiata nell'ultimo decennio: nel Fortore i comuni sanniti più poveri

Quattro comuni del Sannio sono tra i più poveri d’Italia quanto a reddito per contribuente. Si tratta di centri che si trovano nell’area del Fortore. In fondo alla classifica c’è Castelpagano che ha riscontrato una flessione del 14,1% nel reddito individuale nel periodo tra il 1999 e il 2007. I dati sono stati offerti dal quotidiano economico e finanziario “Il Sole 24Ore”. Castelpagano è all’undicesimo posto con 4.889 euro per contribuente mentre il record spetta a Platì, in provincia di Reggio Calabria.

Seguono Castelfranco in Mescano al sedicesimo posto con un reddito per contribuente di 5.006, con una flessione del 18,1% rispetto agli anni precedenti. Castelvetere in Valfortore è al trentaduesimo posto con un reddito di 5.238 con una flessione del 6%. C’è poi San Giorgio La Molara con 5.238 di reddito per abitante nel 2007 che si colloca al trentaduesimo posto con una flessione del 15,5% rispetto al passato. La città capoluogo è al 95esimo posto in classifica con un reddito individuale pari a 10.486. Anche in questo caso c’è stata una flessione stimabile nell’8,4% (...).
(tratto da il quaderno.it)

lunedì 18 agosto 2008

Pontelandolfo, commemorata la strage del 1861

Pontelandolfo è un comune di 2.518 abitanti della provincia di Benevento e dista solo 35 Km dal capoluogo di provincia. Pontelandolfo è purtroppo noto per essere stato, insieme con Casalduni, il 14 agosto 1861, teatro di un feroce eccidio, indiscriminatamente perpetrato dalle truppe sabaude sulle popolazioni civili inermi dei due comuni, come rappresaglia del massacro di 40 soldati e 4 Carabinieri fatti prigionieri, avvenuto nei giorni precedenti per mano di circa 200 reazionari (anzi sarebbe meglio chiamarli "Partigiani") borbonici nel contesto storico del conflitto che insanguinò il Sud Italia. Per vendetta un battaglione di 500 "Bersaglieri", comandati dal Colonnello Gaetano NEGRI, successivamente eletto Sindaco di Milano, massacrò oltre 200 cittadini e distrusse il paese incendiandolo. Moltissime donne furono stuprate prima di esser assassinate e non furono mai ufficialmente forniti dati ufficiali sul numero totale dei morti ammazzati. Stragi simili avvennero anche a Scurcola Marsicano, Pizzoli, Isernia, Montefalcione. Alla strage, il gruppo musicale degli "Stormi Six" ha dedicato la canzone che si chiama proprio "Pontelandolfo". Come ogni anno, Fiore MARRO, segretario nazionale dei "Comitati delle Due Sicilie", associazione culturale filoborbonico, commemora l'avvenimento e così giovedì 14 agosto scorso, insieme al Presidente Nazionale Vozza e con la presenza di decine di esponenti dei diversi comitati sparsi per tutta la penisola, hanno degnamente commemorare i "partigiani" borbonici che l'invasore sabaudo ha fatto passare alla Storia come "briganti".

Dal nord sono giunti il coordinatore per il Veneto Mario Moccia accompagnato dal direttore del mensile "Due Sicilie", l'avvocato Antonio Pagano, poi i Nicola Graniello e Massimo Dentice, napoletani doc direttamente da Brescia, ed ancora i rappresentanti dell'Emilia Marco Fortunato, Luigi Costantino e Alessandro Calvo. C'erano anche i pugliesi con in testa il coordinatore Ezio Spina e Gaetano Marabello e Diego Eramo, il direttore di "Bisceglie15giorni" Salvatore Valentino e Giovanni Mustafà Palmulli da Foggia. La Calabria era rappresentata da Duccio Mallamaci, mentre la Campania l'ha fatta da padrone assoluto in questo evento celebrativo, oltre al "reggimento" Caserta con a capo il coordinatore Mauro Giaquinto, Antonio Riccio, il professore Pasquale Cervo da Caiazzo, Ilario Simonetta, Giovanni Salemi e gli amici dell'alto casertano oggi ribattezzata Ciociaria, Ferdinando Corradini, Argentino D'Arpino ed il responsabile del sito CDS Lazio Alfonso Vellucci.

I napoletani erano capitanati dal dott. Eduardo Vitale, direttore de "L'Alfiere". Napoli CDS aveva in sua rappresentanza i giovani Angelo D'Ambra e Stefano Lo Passo, presente poi l'associazione "Esperide: centro studi Due Sicilie" con Antonio De Innocentis e Rosario Mascolo e l'editore Pietro Golia. Da Benevento l'ingegnere Di Donato e l'attore Enzo Morzillo, mentre il coordinatore Nicola Longobardi con Nello Esposito e Gennaro Cesarano sono venuti da Castellammare di Stabia. Eppoi Luigi De Angelis, Massimo Cuofano, Diana Damiano e Emilio Barretta e Vincenzo D'Amico di Nocera Inferiore. Padrone di casa il coordinatore dei Comitati Due Sicilie Renato Rinaldi, anima del riuscito evento.
(Fonte: www.casertanews.it)