venerdì 19 dicembre 2008

Ospedale di San Bartolomeo ancora alla ribalta della cronaca nazionale


Si continua a parlare a livello nazionale dell’ospedale di San Bartolomeo in galdo. Infatti, nel supplemento “Salute” di Repubblica.it di ieri è apparso nella rubrica “Camici e pigiami- Brutte storie di ordinaria sanità italiana” un articolo a firma di Paolo Cornaglia Ferraris in cui nel sottotitolo “In costruzione” c’è un pezzo proprio sull’ospedale del capoluogo fortorino. Ne postiamo alcuni stralci qui di seguito.

È un palazzo di cinque piani in costruzione dal 1958. Un ospedale che non funziona, costato sinora 20 milioni di euro. L'ospedale Padre Pio è stato inaugurato nel 1997 con cerimonia solenne, ma non funziona. Però la Campania stanzia fondi per parcheggi ed eliporto. Nel frattempo a San Bartolomeo in Galdo, il 118 impiega mezz'ora per arrivare. Il malato viaggia verso Lucera (45 minuti), Campobasso (50 min.), Benevento (90 min.) (...) Ma l'ospedale non serve più. Va riconvertito, non sarebbe economico. Un monumento allo spreco e alla vergogna che investe l'intera Campania. Questa Regione produce 2 miliardi e 700 milioni di euro in Drg (prestazioni sanitarie con inappropriatezza diffusa, vedi i parti cesarei), ma costa 3 miliardi e 900 milioni (...).
(Fonte: repubblica.it)

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Intanto, aggiungiamo noi, dalla Regione è stato approvato un piano sanitario in cui l’ospedale di San Bartolomeo in Galdo diventa ospedale territoriale. Conterrà 20 posti per l’area medico chirurgica e 4 per l’area critica e terapia intensiva.
24 posti in totale. Ma a dire il vero ancora nessuno è stato capace di spiegare in cosa consiste questo "ospedale territoriale" e da quando questi 24 posti entreranno concretamente in funzione. Così come se entrerà in funzione o meno l'importante eliporto di cui si parla nell'articolo di repubblica.it.

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