venerdì 17 ottobre 2008

La tv e il moderno Leviatano


L’intervista di Mentana allo scrittore Roberto Saviano a “Matrix” dell’altra sera dimostra che quando si vuole si può fare della buona televisione. L’autore di “Gomorra” è riuscito a tenerci incollati al tubo catodico senza mai annoiare. Saviano è un giovane scrittore che ha saputo raccontare il malaffare della sua terra. Ha saputo scoperchiare la pentola della malavita organizzata. Con coraggio. Caparbietà. Non un eroe dunque ma un simbolo della lotta alla camorra.
Ora medita di andarsene via. All’estero. Per rifarsi una vita. Tutti hanno diritto di rifarsi una vita, soprattutto chi (come lui) rischia tutti i giorni di vedersela tolta da un moderno Leviatano che nel Sud (e non solo ormai) divora tutto senza pietà. Droga, cemento, appalti e chi più ne ha più ne metta.
Una nuova piovra che coi suoi tentacoli arriva dappertutto. Ma soprattutto corrompe le coscienze di tanti giovani meridionali e dove i vari Saviano, Lirio Abbate, Rosaria Capacchione i ragazzi di “Addio Pizzo” e “Arretatteci tutti” rappresentano l’unica diga civile contro il crimine dilagante. Speriamo che in questa diga non si apra una falla. Resistere, resistere, resistere.

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