lunedì 7 luglio 2008

Piccoli comuni: rigore e controllo nella spesa pubblica

Un maggiore rigore rigore e soprattutto severi controlli nella spesa degli enti locali - a chiederlo il Portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - “Le modalità di spesa delle risorse pubbliche vanno radicalmente cambiate. - a sostenerlo il Portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano - Molto spesso si finanziano opere pubbliche inutili, solo per favorire le progettazioni ed il cemento. La legislazione vigente - la sollecitazione al Parlamento italiano - è legata ad una impostazione vecchia e di carattere assistenziale che favorisce le lobbies a danno dei servizi veri che occorrono oggi alle comunità locali. Il Mezzogiorno d’Italia è ancora oggi, per certi versi, preda delle oligarchie locali che utilizzano le istituzioni come snodo strategico per il finanziamento di opere pubbliche inutili ai cittadini. Controllo, rigore e rispetto della legalità, le nostre richieste anche in merito all’utilizzo dei fondi comunitari. Agenda 20002006 rappresenta l’emblema del fallimento delle Regioni meridionali in merito alle misure di riequilibrio e coesione sociale delle aree sottoutilizzate. Il Governo Italiano – la richiesta del leader di Piccoli Comuni - unitamente alle strutture comunitarie eserciti un doveroso atto di controllo e di verifica delle risorse pubbliche utilizzate ed intervenga pesantemente laddove si registrano anomalie con il blocco totale degli investimenti pubblici. I Comitati di Sorveglianza dell’Unione Europea intervengano con fermezza e durezza onde evitare che anche l’ultima fase degli interventi comunitari 2007-2013 si trasformi nell’ennesima beffa per i giovani del Mezzogiorno d’Italia a vantaggio dei soliti noti”.

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