venerdì 9 maggio 2008

Legambiente denuncia: rischio chiusura per scuole piccoli comuni

Torna oggi ''Voler bene all'Italia'', la manifestazione dedicata ai comuni con meno di 5 mila abitanti. E riparte dalla scuola con gemellaggi e visite guidate.

"No alla legge del taglione. Valorizziamo le scuole della Piccola Grande Italia". E' questo il motto di Legambiente per la giornata di oggi, tutta dedicata alle scuole dei piccoli comuni, alla vigilia di "Voler Bene all'Italia", la festa nazionale di tutti i borghi con meno di 5 mila abitanti, organizzata da Legambiente in collaborazione con Enel. Un venerdì ricco di gemellaggi, visite guidate e tante altre iniziative di promozione del territorio, organizzate dalle scuole in collaborazione con i centri di educazione ambientale di Legambiente.
Per Legambiente è anche l'occasione per sottolineare il ruolo strategico delle scuole nei territori e denunciare a gran voce il rischio rappresentato dal taglio al personale imposto dalla finanziaria e valutato in base a calcoli puramente numerici.

Il Manifesto delle scuole della Piccola Grande Italia è frutto di un attento confronto tra sindaci, dirigenti scolastici, insegnanti, genitori dei piccoli comuni, avvenuto lo scorso anno all'interno dell'iniziativa "Piccoli comuni, Grandi scuole" promossa da Legambiente e Anci in collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione, che ha evidenziato esperienze di pratiche innovative nella gestione delle attività educative nelle piccole amministrazioni di tutte le aree del Paese, nonostante le tante difficoltà organizzative, logistiche e finanziarie in cui versano. In particolare, il manifesto sottolinea la necessità che le scuole delle aree marginali abbiano una gestione centrale che tenga conto della loro specificità, come, appunto, nel conteggio del rapporto alunni per classe e degli organici del personale.I tagli di organico previsti dalla circolare ministeriale 19/2008 rischiano infatti dal prossimo anno scolastico di pesare fortemente sugli istituti delle amministrazioni più piccole. Soprattutto nelle isole, nei comuni collinari e montani, nelle regioni meridionali, infatti, le scuole potrebbero chiudere o vedere la creazione di nuove pluriclassi. Con conseguenze negative sulla qualità dell'insegnamento ma anche con gravi ripercussioni sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza della comunità. Queste scuole rappresentano importanti presidi collettivi, educativi e culturali: sono tra i pochi luoghi di aggregazione e di socialità per i bambini e i ragazzi, e fungono spesso anche da biblioteca, cineforum o museo, attività polifunzionali a servizio dell'intera comunità e della crescita della qualità culturale del territorio.
Ecco perché, oggi, Legambiente inaugura la festa di Voler Bene all'Italia proprio con le scuole, che non sono solo un problema da risolvere, ma soprattutto un'importante strumento di coesione sociale e contro lo spopolamento dei borghi.

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